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Tradizioni del matrimonio in Sardegna

Tradizioni del matrimonio in Sardegna

Ecco un elenco delle più belle tradizioni del matrimonio in Sardegna

Questa meravigliosa isola, con i suoi paesaggi interni selvaggi e con le sue coste famose in tutto il mondo, grazie alle spiagge di sabbia bianchissima e al suo mare di un azzurro spettacolare, è uno dei posti più belli in cui celebrare l'unione matrimoniale tra due innamorati. L'arcipelago della Maddalena, Porto Pino e la Costa Smeralda sono tra i posti più magici in cui organizzare il matrimonio. Allo stesso tempo, però, l'isolamento dovuto alla lontananza dal resto dell'Italia, ha fatto sì che il suo popolo sviluppasse un'identità culturale autonoma, che oggi sopravvive anche nelle tradizioni sarde per il matrimonio.
Infatti, come in pochi altri luoghi d'Italia, qui l'influenza del rito sacro cattolico si è ben mescolata con i culti pagani preesistenti, creando un fermento culturale, costumi misteriosi e tradizioni affascinanti che coinvolgono anche il giorno delle nozze.

Partendo dai costumi che precedono il giorno della celebrazione, la sera prima delle nozze è uso fare i regali alla futura casa degli sposi, portandoli direttamente qui oppure a casa di uno dei suoceri: di solito si offre un rinfresco agli ospiti che omaggiano gli sposi, oppure si preparauna cena abbondante. In pratica, è come se si facesse un doppio ricevimento: oltre al pranzo oalla cena veri e propri, c'è un'altra celebrazione alla vigilia del matrimonio, che dura fino a mezzanotte, quando è usanza accompagnare la sposa a casa con un corteo di macchine che strombazzano clamorosamente i clacson dietro la vettura della ragazza.

Un altro rito tradizionale che viene fatto prima del matrimonio è quello della preparazione del letto degli sposi: il giovedì prima delle nozze, amiche e sorelle della sposa si recano a casa dei futuri coniugi per preparare il letto, utilizzando lenzuola bianche e corredi di pizzo, addobbando la camera con riso, soldi, confetti e grano, tutti simboli di ricchezza e felicità. A questo rito sono ammesse solo le donne, ma si deve trattare di persone conosciute dalla sposa, purché sia presente almeno una vergine e almeno una donna sposata: questo perché le lenzuola non debbono essere toccate da donne anziane (che si presume non siano più vergini), quindi toccherà alla ragazza preparare effettivamente il letto, dietro l'occhio vigile della donna sposata, che sta a simboleggiare, invece, la conoscenza e la saggezza di una donna matura. Normalmente le due incaricate sono, rispettivamente, la mamma o la suocera della sposa e una sorella o cognata ancora nubile. Una volta preparato il letto, su questo dovrà salire una bambina, per augurare fertilità alla coppia.

Tra le tradizioni matrimoniali sarde si rinvengono molti riti simbolici tramandati nel corso dei secoli e tuttora vividi in molti piccoli centri. Tra questi c'è l'usanza secondo cui, invece di lasciare la casa da sola per raggiungere il luogo della celebrazione, la futura sposa verrà accompagnata dallo stesso sposo, che andrà a prenderla per fare il tragitto insieme. Lo sposo e la sua famiglia vanno a casa della sposa e, dopo essersi presentati ai genitori, il futuro marito consegna alla ragazza il bouquet. Poi si dipana un lungo corteo, composto principalmente dagli invitati alla celebrazione e al ricevimento, che accompagna gli sposi fino in chiesa.

Intorno alla casa della sposa, c'è l'usanza di preparare la "sa razzia": le donne di casa, oppure zie e vicine di casa, preparano un piatto di mandorle, riso e fogli di carta colorata fatti a striscioline, da lanciare agli sposi o alla sposa quando questa sta varcando l'uscio, facendosi il segno della croce. Una volta terminato il lancio, il piatto viene gettato a terra per romperlo. I sardi ci tengono talmente tanto che se il piatto non si infrange al primo tentativo si sospetta un cattivo auspicio per la coppia: in questo caso, però, è consuetudine insistere, ripetendo il rito fin quando tutti i piatti si saranno rotti a terra. Il rito della rottura dei piatti, specialmente nei paesi più piccoli, può essere eseguito anche da conoscenti o perfetti sconosciuti, i quali, durante il corteo che va dalla casa della sposa alla chiesa, escono dalle rispettive case per rompere i piatti ai piedi degli sposi: i cocci e il contenuto dei piatti non deve essere spazzato via, lasciando che ci pensi il vento o la pioggia, perché altrimenti porterebbe male. E' una tradizione così sentita che neanche gli spazzini e gli operatori ecologici osano toccare o raccogliere quanto è a terra!

Anche dal punto di vista delle abitudini culinarie, la Sardegna conserva alcune usanze caratteristiche. Per il giorno delle nozze, infatti, si realizzano pani e dolci di diverse forme: possono essere fiori, cuori o altri simboli romantici; ma anche rivestire una carica irriverente e goliardica, con forme che richiamano gli organi sessuali dei futuri sposi. Nell'entroterra è presente una miriade di tradizioni antiche e particolari, come nel caso di Selargius e Santadi, che ospitano vere e proprie sagre paesane in occasione delle celebrazioni matrimoniali.
Insomma, si tratta di una terra magnifica e che sente molto viva nella coscienza sociale l'importanza e la bellezza di questo momento fondamentale: le tradizioni per il matrimonio in Sardegna sono tra le più belle e suggestive non solo del Bel paese, ma del mondo intero!

LeValentine

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