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La differenza tra invito e partecipazione

La differenza tra invito e partecipazione

Molti pensano che invito e partecipazione siano la stessa cosa... beh, non è proprio così...

È gradita la partecipazione al nostro matrimonio, una frase molto classica che introduce un argomento abbastanza complesso come è quello dell’invito al proprio matrimonio. Vediamo le differenze sostanziali tra invito e partecipazione di matrimonio, e soprattutto conosciamo quando si usano entrambe all'interno dell'evento matrimoniale.

Un piccolo prologo per capire le differenze è però necessario, e verte sul fatto che ormai sia uso comune invitare parenti e amici al proprio sposalizio. Nel passato essi venivano invitati dai genitori degli sposi, ultimamente questa tradizione è andata scomparendo, e l’invito di parenti e amici è un’incombenza diretta dei futuri sposi, che sarà comunque espletata tramite l’invio di un cartoncino da far recapitare a tutti gli invitati.

Essi saranno avvertiti con congruo anticipo allo scopo di organizzarsi, sia per quanto riguarda la data, l’orario, e soprattutto il luogo dove il matrimonio avrà luogo. Le comunicazioni, anche se preventivamente fornite a voce, dovranno essere necessariamente formalizzate grazie al passaggio o alla spedizione delle partecipazioni, partecipazioni che di fatto rappresenteranno il primo passo ufficiale verso il giorno più bello della coppia, e che dovranno essere consegnate almeno un mese prima della data in cui l’evento è fissato.

Le partecipazioni saranno redatte per questo motivo con estrema cura, essi dovrebbero in linea di massima riflettere il tema scelto per il matrimonio, e recare gli annunci basilari, contemplando in quest'ultime le indicazioni per raggiungere il luogo dove l'evento si svolge.

Buona norma che innalza l’eleganza della partecipazione quella di optare per un buon cartoncino, meglio se colore bianco o in alternativa neutro, (avorio, crema) ed evitare ove possibile colori sgargianti o caratteri poco eleganti.

Di solito le partecipazioni sono stampate direttamente in tipografia, qui gli sposi sceglieranno il carattere, la grafica e le informazioni da stampare. Attenzione anche alla busta, essa deve essere come la partecipazione di ottima fattura e non discordarsi dal colore della partecipazione. Relativamente all’indirizzo degli invitati, esso dovrebbe essere scritto a mano, meglio poi se si evita il servizio postale per l’invio, e si predilige invece il passaggio brevi manu.

La partecipazione, soprattutto per i credenti, è una cosa importante, forse anche più dell’invito. Essa serve infatti per "partecipare" la gioia del matrimonio, una gioia che gli sposi hanno intenzione di estendere ai parenti e agli amici più stretti.

All’interno della busta sarà posizionato l’invito, nient’altro che un cartoncino a parte dove si comunicherà la sala scelta per il ricevimento. A differenza della partecipazione vera e propria, l’invito estende il festeggiamento non solamente nel luogo di culto ma anche in un ristorante, esso è riservato solamente ai parenti e agli amici più stretti, e serve a dividere finanche la regalia che l’invitato dovrebbe effettuare.

Alcuni sposi, almeno ultimamente, optano per l’inserimento nell’invito di una sigla: R.S.V.P. che deriva dal francese Repondez S’il Vous Plaît, e di fatto chiede di confermare la presenza in maniera tale da avere certezza del numero degli invitati che parteciperanno al ricevimento, e di conseguenza concordarne il numero con il ristorante.

Come abbiamo visto per quanto gli inviti e le partecipazioni sono simili, essi presuppongono delle differenze sostanziali, soprattutto relativamente alla presenza o meno nella sala da ricevimento. La partecipazione è infatti riservata ai conoscenti, a coloro cioè che si vuole rendere partecipi del proprio matrimonio senza però di fatto vincolarli ad una cerimonia impegnativa e completa, in questo caso l’invitato o la famiglia che è stata partecipata potrà seguire la funzione civile e religiosa, ma di fatto sarà esclusa per il ricevimento.

La differenziazione tra invito e partecipazione influisce anche e soprattutto relativamente al regalo da fare agli sposi, in caso di partecipazione limitata alla chiesa o al municipio, esso sarà solamente un dono, dono che può essere rappresentato da un piccolo "presente", da un telegramma o finanche da un mazzo di fiori bene augurante.

Discorso diverso per chi nella busta trova il cartoncino aggiuntivo dell’invito, in questo caso il regalo deve essere sicuramente più importante, figlio della maggiore considerazione che gli sposi hanno avuto, e anche delle spese che questa considerazione ha comportato (spese di ristorante, bomboniere, segnaposto, etc).

LeValentine