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I matrimoni di una volta...

I matrimoni di una volta...

Come avranno organizzato il matrimonio i nostri nonni? Un interessante excursus sulle tradizioni di una volta...

Le tradizioni dei matrimoni sono molteplici e variano a seconda della religione, della zona geografica e delle usanze. In passato il matrimonio era un qualcosa di sacro e inviolabile, che veniva celebrato una sola volta nella vita, per questa ragione la festa doveva essere qualcosa di straordinario, per lasciare un ricordo indelebile sia negli sposi che negli ospiti.
Quando si parla di tradizioni del matrimonio del passato non si deve intendere una festa faraonica con spese esorbitanti ma, al contrario, un festeggiamento semplice però vissuto con tante persone care, infatti i numeri erano veramente importanti e si arrivava ad invitare l'intero paese.

La celebrazione religiosa
Le tradizioni dei matrimoni prevedevano sempre e solo una celebrazione religiosa che si svolgeva presso la chiesa del paese della sposa, o la parrocchia frequentata dai futuri sposi, con il parroco di fiducia, accompagnato a volte con un altro sacerdote parente dei nubendi. La cerimonia costituiva il fulcro dei festeggiamenti in quanto gli sposi si scambiavano le reciproche promesse rendendo il proprio legame indissolubile davanti a Dio. I testimoni venivano scelti in base a vincoli di parentela o a forte amicizia e il momento delle firme suscitava sempre una certa emozione, proprio per il valore del gesto. Nelletradizioni del matrimonio del passato, alla fine della cerimonia il coro intonava una musica benaugurante oppure, in epoche più recenti, anche l'Ave Maria di Schubert, cantata da una voce lirica. All'uscita della chiesa, oltre al lancio di riso come simbolo di prosperità da parte degli invitati, gli sposi lanciavano in volo due colombe bianche, a testimonianza di gioia e purezza.

La festa
Le tradizioni dei matrimoni interpretavano la festa come un modo per condividere la felicità con le persone care e non una maratona culinaria senza fine, come accade nei tempi recenti. Nella maggioranza dei casi il ricevimento si svolgeva in casa e si offrivano agli invitati dei dolci preparati a mano, con l'aiuto di vicini e di parenti volenterosi nei giorni precedenti alle nozze. Il vino scorreva a fiumi e vi era tanta allegria, si ballava la quadriglia, la tarantella, il liscio e tutti partecipavano a questo gaudio collettivo. Il taglio della torta, a detta dei più anziani, non costituiva un momento della festa di nozze del passato, infatti non esisteva una vera e propria torta nuziale ma tante torte tagliate e messe nei vassoi, distribuite poi agli ospiti. La fotografia era in genere una, scattata o all'uscita della chiesa oppure appena giunti in casa, gli album con mille scatti non facevano assolutamente parte della tradizione.
Con riferimento alle bomboniere, anche in questo caso si tratta di un costume recente, oppure, in taluni casi si usava donare un vasetto di marmellata o una bottiglia di olio o di vino, per ringraziare gli ospiti di avere preso parte all'evento.
In sostanza, si dava molta rilevanza alle persone presenti alla feste, cercando di offrire loro un intrattenimento piuttosto che predisporre grandi pranzi o cene.

L'abito da sposa
L'abito da sposa, se oggi rappresenta il fulcro centrale dell'intero matrimonio, le tradizioni del matrimonio del passato lo interpretavano come un mero accessorio che serviva solo a rendere la sposa più elegante nel giorno delle nozze, e nulla più.
Nelle società rurali sviluppatesi a ridosso del conflitto mondiale, il vestito da sposa era quasi una chimera, impossibile da avere o da realizzare con materiali di pregio. Ecco allora che molte donne si industriavano a realizzare i modelli con materiali poveri, sostituendoli al pizzo e al tulle, alcune nonne hanno raccontato addirittura di avere cucito il proprio abito da sposa con la stoffa ricavata dai paracadute degli americani, giunti in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Il vestito, una volta realizzato, non veniva utilizzato solamente per un matrimonio ma le sorelle, le cugine o le amiche se lo scambiavano, in maniera da sfruttarlo un po' tutte, magari aggiungendo qualche dettaglio, come ad esempio un fiore o delle applicazioni perline.

Il viaggio di nozze
Nella società italiana del passato, le tradizioni del matrimonio non includevano la luna di miele, appannaggio solamente delle famiglie più abbienti, ma si parlava del cosiddetto giro di nozze, ossia, se vi era la possibilità, i neo sposi partivano per un giro dei parenti che non erano potuti essere presenti durante la cerimonia. Gli spostamenti non erano ampi, si andava al massimo a qualche km di distanza, i più fortunati visitavano la capitale o qualche altra città famosa, altri invece, per rispettare una promessa ex voto si recavano in un santuario e depositavano lì il bouquet da sposa come ringraziamento.

I matrimoni con il trascorrere del tempo sono cambiati ma la voglia di unirsi e di portare avanti un percorso di vita comune è sempre viva, basta solo trovare la persona giusta.

LeValentine

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