Home Rubriche Viaggi Di Nozze

Perché si dice Luna di Miele?

Perché si dice Luna di Miele?

Cosa significa Luna di Miele? Te lo sei mai chiesto?

Luna di Miele è una delle espressioni più usate e più carica di promesse, anche se pochi di noi si sono soffermati a capire perché si dice così. Allora cerchiamo di scoprire insieme il significato di Luna di Miele, quali sono le origini di questo curioso modo di dire, che ci fa immaginare notti romantiche e dolci al chiarore della luna.

Questa bellissima e promettente espressione sembra risalire addirittura all’antica Babilonia, terra ad oriente, antica e fertilissima, culla di civiltà e luogo dove furono ambientati i racconti di ‘Mille e Una Notte’. Nella Terra tra i due Fiumi (Mesopotamia appunto, dove si instaurò il regno di Babilonia) le coppie di sposi ricevevano, come usanza consolidata, una provvista bastevole per un mese di idromele, un prodotto derivante dalla fermentazione del miele, e conosciuto anche come ‘Acqua di Aron’ o ‘Acquawussler’. Esso si ricavava, e si ricava ancora oggi, dalla fermentazione del miele, e risulta ancora più antico della birra, in quanto, per produrlo, non era necessaria alcuna coltivazione; le api producevano la materia prima, e per la sua bontà era noto come ‘la bevanda degli dèi’.

Così come l’ape è da sempre considerato il simbolo di fertilità, di nutrimento, di laboriositàed efficienza, all’idromele, ricavato dal dolce prodotto della api, erano attribuite proprietà che garantivano la fertilità; era infatti considerato un incentivo alla procreazione. Inoltre, nella considerazione che la bevanda risultava alcolica, dalle caratteristiche toniche e dall’elevato contenuto calorico, si pensava fornisse le giuste energie di cui i novelli sposi avevano assoluto bisogno per le loro prime notti insieme, e per concepire il loro primo figlio. Testimonianze delle proprietà del miele necessarie al concepimento, le troviamo ancora oggi in Italia. Si pensi che tra le antiche tradizioni siciliane, ed in particolare nell’area intorno a Catania, prima di entrare in chiesa, agli sposi viene fatto mangiare un cucchiaino di miele, mezzo a lui e mezzo a lei.

E perché veniva donato un quantitativo necessario per un mese? Per rispondere a questa domanda, basta pensare che all’epoca, il tempo era scandito dalle fasi lunari e che alla luna venivano attribuiti una serie di poteri; inoltre anche il ciclo di fertilità della donna era associato al ciclo lunare. In effetti la luna è sempre stata considerata un pianeta ‘magico’, in grado di influenzare la terra (le maree), le coltivazioni (la vendemmia) e anche la nascita dei bambini. Un ciclo di luna, ovvero 30 giorni, è sempre stato considerato come il periodo minimo per una coppia di cominciare una vita insieme e concepire il loro primo figlio. E allora da qui è facile ricavare che con Luna di Miele si intendesse il primo mese della vita coniugale della novella coppia, finalizzato a godersi le dolcezze dell’amore e della tenerezza, finalizzato comunque al concepimento del primogenito.

Una simile lettura la possiamo trovare anche nelle culture e nelle tradizioni del Nord Europa, in particolare nella cultura Norrena, secondo la quale, durante la celebrazione del matrimonio e nella festa che seguiva, si consumava solo idromele, bevanda poi che gli sposi avrebbero consumato regolarmente ogni giorno, per tutto il primo mese di matrimonio.
Anche i novelli sposi nella Roma antica si nutrivano di idromele per tutta la durata di una luna dopo il matrimonio, e come già detto la durata della luna era associata ad un mese e al ciclo della donna. Tradizione romana quindi molto simile a quella babilonese, coincidenza comunque per nulla sorprendente, visto che l’impero romano arrivò anche ben oltre la Mesopotamia, inglobando e assimilando, come sempre, popoli, culture e tradizioni.

Questa tradizione arrivò poi sino al medioevo, quando la donna che doveva diventare moglie, portava in dote del miele, all’epoca raro e ricercato, simbolo quindi di ricchezza, e lo consumava insieme allo sposo la prima notte di nozze, che veniva chiamata quindi Luna di Miele, dove per luna si intendeva la notte luminosa e dolce che i due avrebbero trascorso.

Se poi si vuole avere conferma della veridicità di queste teorie, basti pensare che in quasi tutte le lingue del mondo l’espressione è la stessa: Honey Moon in inglese, Luna de Miel in spagnolo, Lune de Miel in francese, Shahr el ‘Assal in arabo, tralasciando molte altre lingue, dove talvolta si trova Luna di Miele e altre Mese di Miele, proprio a certificare lo stesso significato dei due termini. Ricordate che Babilonia prende il nome dalla Torre di Babele, origine di tutte le lingue, che proprio lì fu costruita.

Purtroppo oggi il significato di Luna di Miele è andato smarrito nella sua accezione originale, le coppie preferiscono prendersi una pausa dalla vita di tutti i giorni e fuggire per una settimana o due, non più un mese ma mezza luna, e trascorrere delle vacanze spensierate in qualche paradiso incantato o meta esotica. E poi, ai giorni nostri, ci sono metodi, magari più costosi e meno magici dell’idromele, ma sicuramente più efficaci, per garantirsi la fertilità.

LeValentine

Scrivi un Commento