Concattedrale del Ss. Salvatore

V. San Giovanni Bosco - Messina Vedi la mappa

Diocesi di Messina - Lipari - Santa Maria del Mela

Informazioni

Il complesso della Cattedrale dell’Archimandritato, chiesa e istituto annesso, fu progettato dall’Ing. Enzo d’Amore dell’Ufficio Tecnico Arcivescovile. La costruzione fu condotta con i criteri antisismici tutto in cemento armato. La Chiesa, a tre navate, lunga m.40 e larga m.19 ha un prospetto di stile neoclassico con due ripiani. Quattro coppie di colonne, due per ogni ripiano, delimitano la navata centrale sul prospetto; e reggono il timpano, dentro il quale vi è un grande Cristo modellato dello scultore messinese Sutera. All’interno le tre navate sono divise da una doppia fila di snelle colonne corinzie su cui poggiano arcate a tutto sesto, con decorazioni e stucchi di sapore barocco. La cupola, impostata su tamburo ottagonale che poggia sui quattro pilastri del presbitero, giunge a una altezza di 30 m e ha un diametro di m.9,20. La costruzione fu eseguita dalla ditta Ing. Guido Palazzoli, con inizio ufficiale dei lavori il 20 ottobre 1928 e termine il 30 settembre 1932. Opere d’arte. La Chiesa, essendo di recente costruzione, non ha nulla di pregevole dal profilo storico artistico. Le cose più antiche sono un Crocifisso in legno di buona fattura e i tre altari collocati nelle absidi, ricavati dalle macerie del terremoto e ricomposti dal marmista Messinese Gaetano Schipilliti. Gli affreschi e le decorazioni del transetto e dell’abside centrale appartengono al restauro post-bellico e sono stati eseguiti da Guido Gregoretti, mentre quelli delle navate laterali sono di Lindo Grassi. Le pale degli altari laterali sono firmate da Carlo Mongari (S.Domenico Savio 1950), D.R. Stramondo (Calvario 1966, S.Antonio di Padova 1967, S.Teresa del B.G. 1969), P.G. Crida (S.Domenica Mazzarello 1952), Amoroso (S.Giuseppe), G.Barone (S.Cuore 1939), Impallomeni (Cena di Emmaus) All’altare Maggiore riproduzione di un particolare della Trasfigurazione di Raffaello Sanzio. Sul prospetto grande vetrata istoriata con immagine di Cristo Risorto della Ditta Fontana di Milano. La Chiesa ha pure un buon organo della Ditta Tamburini di Crema a Tre manuali più pedaliera, a 32 registri. Nel corso degli anni su progetto dell’Architetto Don Vincenzo Gorgone, salesiano, fu ristrutturata l’area del Presbitero, con la collocazione di un nuovo altare di forma circolare, in verticale con il centro della sovrastante cupola. Al centro della nuova pavimentazione policroma, sopraelevato con due gradini, spicca l’ampia mensa circolare in marmo bianco; mentre ai due lati frontali verso l’aula assembleare sono collocati, sul lato sinistro una base per il crocifisso artistico, e sul lato destro un artistico e ampio ambone con a fianco il candelabro per il cero pasquale, pure in marmo bianco. Chiudono lo spazio del presbitero dai lati delle due cappelle laterali, due file di scanni marmorei policromi, rivestiti di legno massiccio, per accogliere i Canonici del Capitolo Archimandritale.


Descrizione e/o foto tratte da www.oratoriosavio.it

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