Chiesa Ss Annunziata

V. Orfanotrofio - Ragusa Vedi la mappa

Diocesi di Ragusa

Informazioni

L'esistenza della chiesa è antecedente al 1501, forse con il titolo di Santa Maria di Portosalvo (quell'anno è segnato sulla maggiore delle campane del campanile, cosa che la rende forse la più antica di Ibla). Nella Sacra Visita del 1542 Monsignor Platamone la annovera tra le chiese del paese chiamandola l'Annunziazione. Fortemente danneggiata nel 1693, nel 1696 è nuovamente aperta al culto, ma i lavori continuarono sino al 1730. Il prospetto fu rifatto integralmente dopo il terremoto perchè fortemente danneggiato tant'è che il barone Battaglia di Torrevecchia nel 1729 impiegava cospicue somme per ricostruirlo; nel 1801 fu ulteriormente rimaneggiato in stile neoclassico. A ricordo di ciò rimane solo la dicitura riportata sul portale: Refect iubente augustissimo rege nostro Ferdinando IV expensis montis pietatis residentis in venerabili ecclesia Ann. Dom. 1801. Nel settecento, infatti, era stato qui istituito da cittadini caritatevoli un Monte di Pietà; non avendo grandi mezzi economici, con decreto di Ferdinando IV del 1806, veniva soppresso e i pochi fondi rimasti erano devoluti al "reclusorio per le proiette settenarie" che si stava realizzando. La facciata è delimitata da lesene con capitelli compositi sovrastate da tozze guglie; al di sopra dei capitelli si restringe seguendo un profilo curvilineo e culmina con un frontone triangolare. Il portone ad arco, con chiave decorata con rilievi, è inserito in una cornice a profili rettilinei e sormontata da un frontone triangolare; sopra il portone una finestra dalle semplici modanature. Del complesso fa parte un campanile posto nella parte retrostante e staccato dal corpo chiesa munito di due campane; sulle due campane che vi sono allocate una porta un'iscrizione e la data (1501), l'altra solamente la data (1720). All'interno, nell'unica navata, otto cappelle con sei altari: tre a destra e due a sinistra, oltre il maggiore. Quattro degli altari sembrano risalire al 1729. Entrando a destra oltre la prima cappella, oggi vuota, la seconda presenta un primo altare in legno su cui è una Madonna dell'Itria sorretta da basiliani, segue l'altare con la Madonna e Sant'Anna bambina proveniente dalla chiesa omonima oggi dismessa.


Descrizione e/o foto tratte da www.ibla.it

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