Chiesa Maria Ss del Rosario di Pompei

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Diocesi di Mileto - Nicotera - Tropea

Informazioni

La prima Chiesa fu costruita nel 1930 per volere di Mons. Paolo Albera, Vescovo di Mileto e da lui benedetta nello stesso anno. In essa, il primo ottobre dell’Anno Santo 1933, venne fissata la sede parrocchiale della allora Parrocchia di S. Pietro di Bivona e nel 1947 divenne Parrocchia per la comunità di Vibo Marina col titolo di Maria SS. del Rosario di Pompei. Primo parroco fu nominato il Rev.do Mons. Domenico Costa, zelante sacerdote, che tanto si prodigò per la crescita spirituale e culturale del paese di Vibo Marina. La Parrocchia acquistò il titolo di Maria SS. del Rosario di Pompei perché nella chiesa fu collocata la statua della Madonna del Rosario di proprietà della famiglia Catenacci di Vibo Marina La statua della venne acquistata per adempiere ad un voto fatto in seguito ad una grazia ricevuta per intercessione della Vergine del Rosario di Pompei. Si racconta infatti che a causa del terribile terremoto del 1908 gli abitanti del piccolo centro di Vibo Marina, fra cui anche la famiglia Catenacci, furono costretti a rifugiarsi in delle tende/baracche perché alcuni edifici erano pericolanti e inoltre perché si temevano altre scosse di terremoto. In quella preoccupante situazione accadde che un giorno la signora Maria Catenacci, allora bambina, si ustionò avvicinandosi ad un braciere riportando gravi ferite. La madre della piccola Maria spaventata per l’accaduto, ma piena di fiducia in Dio e nell’intercessione della Madonna del Rosario di Pompei, fece voto alla Vergine di realizzarle una statua se la figlia fosse guarita totalmente da quelle ustioni senza riportare conseguenze. La grazia venne esaudita e il voto così fu sciolto. Fu commissionata allora la statua che trovò alloggio in una piccola cappella votiva già esistente all’entrata del paese. Nel 1930, portati a termine i lavori di costruzione della nuova chiesa, era necessario arredare questo luogo sacro con tutto ciò che occorreva per la celebrazione del culto. Mons. Costa, nominato parroco, scorgendo nella piccola cappella la statua della Madonna di Pompei, ne fu così ammirato per la bellezza che la chiese in dono alla famiglia Catenacci al fine di esporla alla venerazione dei fedeli nella chiesa appena costruita. La sacra immagine è una rappresentazione statuaria, in cartapesta leccese, del quadro della Madonna del Rosario che si venera nel Santuario di Pompei. Rappresenta la Vergine Maria, seduta in trono sulle nuvole che reca sulle ginocchia il Bambino Gesù. Ai suoi piedi ci sono in ginocchio S. Domenico da Guzman e S. Caterina da Siena che ricevono dalla Vergine e dal Bambino Gesù la corona del Santo Rosario. Come è noto l’immagine e la devozione alla Madonna del Rosario di Pompei si divulgarono nel mondo, particolarmente nel meridione di Italia, grazie all’impegno del grande apostolo del Rosario il Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei. Questa devozione ha fatto sì che immagini del quadro della Vergine di Pompei, o comunque statue che si rifacevano ad esso, si diffondessero in tutte le parrocchie del mondo, per richiamare i fedeli alla recita frequente della preghiera mariana del santo Rosario. Il Beato Bartolo Longo, vissuto nella seconda metà del XIX secolo, mentre era amministratore dei beni della contessa De Fusco nella valle di Pompei, ebbe una vera e propria conversione al Cristianesimo, sentendo inoltre il richiamo spirituale a diffondere e propagare la devozione al santo Rosario. Il suo impegno costante, sostenuto dall’aiuto che la Divina Provvidenza profuse nel cuore dei fedeli per mezzo della miracolosa immagine della Madonna del Rosario, gli consentirono di trasformare questo piccolo borgo del napoletano in un centro propulsore per la diffusione della recita del santo Rosario nel mondo. Quelle simili condizioni di povertà, culturali e spirituali, che il Beato Bartolo Longo ravvisò nella popolazione di Pompei Mons. Domenico Costa li ravvisò nella popolazione di Vibo Marina, quando fu nominato Parroco di questa nuova Parrocchia. Vibo Marina, l’antico Porto S. Venere, era infatti un piccolo centro di mare composto in maggioranza da pescatori. Mons. Domenico Costa pensò allora di avviare un’intensa opera pastorale impegnandosi nella cura delle anime. Inoltre, per la devozione mariana che lo contraddistingueva, pensò di mettere la Parrocchia sotto la protezione della Vergine del Rosario di Pompei valorizzandone più fortemente nei fedeli la devozione e incoraggiando la recita del Rosario, particolarmente nei mesi di Maggio e di Ottobre. Nello stesso periodo in cui sorse la Parrocchia di Vibo Marina si portarono avanti i lavori di ingrandimento del porto navale che contribuì notevolmente allo sviluppo della zona tanto da farlo divenire oggi uno dei centri più numerosi della Diocesi di Mileto-Nicotera Tropea e della stessa Provincia di Vibo Valentia


Descrizione e/o foto tratte da www.parrocchiavibomarina.it

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