Chiesa Madre di S.Leonardo Abate

P. Madrice - Serradifalco Vedi la mappa

Diocesi di Caltanissetta

Informazioni

1667 - 1677 (costruzione intero bene) Francesco e Leonardo Lo Faso, che nel 1652 acquistarono il feudo appartenuto alla famiglia Graffeo, decisero di costruire una chiesa più grande di quella costruita dalla famiglia Graffeo nel 1617 in concomitanza della fondazione del Comune.La nuova chiesa, intitolata a San Leonardo, fu costruita nella zona del Cozzo, nei pressi dell’antica matrice di San Francesco di Paola. Nella chiesa erano presenti l’altare maggiore, gli altari del SS.mo Sacramento, del SS.mo Crocifisso, delle Anime del Purgatorio e di Sant’Antonio da Padova, come risulta dalla visita pastorale del 1669. Tuttavia la chiesa non era stata ultimata: era poco ornata e la cripta non era stata completata. Nel 1674 sono documentati lavori di ampliamento eseguiti da mastro Leonardo Simone. La chiesa fu completata nel 1677 (Testa, p138-139/141). Nell’altare maggiore fu collocata la statua di S.Leonardo, realizzata nel 1661 (Galletti, p.154) e posta nella chiesa di San Francesco di Paola. Descrizione. La chiesa di S.Leonardo, preceduta da una scalinata dall’andamento semicircolare, è caratterizzata da un prospetto a due ordini architettonici, con campanili emergenti dalla trabeazione del secondo registro. La facciata intonacata è scandita da paraste corinzie in cinque partiti: quelli laterali hanno un andamento curvo. Il portale centrale rettangolare, sormontato dal bassorilievo della Pietà, è sovrastato da un frontone ondulato; le porte laterali con frontone centinato sono sovrastate da nicchie contenenti le statue della Madonna Immacolata e di S. Leonardo Abate. L'impianto spaziale è costituito da aula e coro, coperte da volte a botte lunettate e tre absidi con catini. Le cappelle, poco profonde ad angoli curvi, sono coperte da spicchi di volta. Le pareti dell’aula, scandite dall’ordine corinzio, sono ritmate da arcate a tutto sesto. Le volte a botte, ripartite da fasce longitudinali e trasversali (in asse con le paraste) decorate da formelle, presentano specchiature arricchite da motivi fitomorfi. L’edificio, costruito nel terzo quarto del Seicento, fu ricostruito tra il 1747 e 1791. La facciata è stata recentemente attribuita all’architetto Felice Cucchiara per l’analogia riscontrata con un suo disegno, conservato presso la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo. Tuttavia a causa delle lunghe vicende costruttive, furono variati il secondo ordine (progettato nel 1868 dall’architetto nisseno Alfonso La Barbera e ultimato nel 1875 con la sostituzione delle colonne con paraste) e i campanili (realizzati nel 1928 su progetto dell’ing. Marzetti).


Descrizione e/o foto tratte da www.chieseitaliane.chiesacattolica.it

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