Chiesa di S.Massimo

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Informazioni

La chiesa è documentata a partire dal secolo XI ma l'edificio si presenta con l'assetto conferitogli da un restauro avvenuto nel 1565, come testimoniava un'iscrizione posta nel fastigio dell'altare, oggi scomparsa; in quell'anno risulta che il preposto Cino Erario fece rifare il tetto e ridusse le dimensioni del vano della chiesa assumendo come facciata il lato posteriore. Il prospetto principale è simmetrico, con paramento murario di pietrame misto, riconducibile a una forma rettangolare con la dimensione di base di poco prevalente sull'altezza. L'attacco al cielo è orizzontale, rifinito dalla bordatura dei coppi e contro coppi del manto di copertura. Ai margini bassi, contrafforti quadrangolari in mattoni si arrestano a un'altezza di poco più di un terzo della dimensione verticale totale. Accenni di contrafforti in mattoni ricompaiono sulla porzione terminale. Il portale d'ingresso è collocato sull'asse centrale e ha la forma di una cortina in mattoni di forma rettangolare giustapposta alla facciata; inscrive un fornice con i piedritti in mattoni. Gli elementi laterizi proseguono a raggiera a formare l'archivolto a tutto sesto. Il fornice descritto estrude in due livelli di profondità. Affiancano il portale due aperture rettangolari. La vela campanaria sorge in copertura in corrispondenza del presbiterio e consta di due pilastri in mattoni raccordati da un cappello di copertura a padiglione; è coronata da una croce metallica. La costruzione emerge dal piano di campagna senza sottolineature di sorta. L'ampiezza della facciata è maggiore della dimensione trasversale interna poiché comprende, sul lato destro, un loggiato di archi a tutto sesto. L'ultima campata di tale portico esterno è tamponata per contenere una rampa e traforata in alto, al livello del parapetto del corrispondente ballatoio su cui smonta la rampa, da archetti a tutto sesto, disegnando così una loggetta bifora. Lo spazio interno è unico, scandito dal ritmo delle capriate lignee a sostegno della copertura. Strette monofore a sesto ribassato sono disposte lungo la muratura longitudinale d'ambito a destra rispetto all'altare. Pianta La pianta rettangolare ad andamento longitudinale disegna una nave unica priva di abside. Altare in opposizione all'ingresso appoggiato sul lato sinistro, per la presenza, sull'adiacente metà, di un'apertura che conduce ai retrostanti spazi di servizio. Coperture Lo spazio interno è coperto da capriate lignee complete a sostegno di ordito secondario e terziario e ammattonato di pianelle. I portici sono invece sostruiti da semi capriate; gli orditi superiori proseguono al di là della muratura d'ambito come per lo spazio interno. Scale Scala posta in fondo al loggiato esterno compresa tra un volume sporgente della muratura perimetrale d'ambito e una porzione muraria alta fino a fungere da parapetto al pianerottolo che la rampa raggiunge. Pavimenti e pavimentazioni Pavimentazione in mattonelle di cotto. Elementi decorativi L'altare in pietra racchiude un affresco inscritto in una nicchia con arco ad andamento approssimativo. Impianto strutturale L'impianto strutturale è in muratura portante di pietre arrotondate a ricorsi irregolari; sulle murature longitudinali poggiano le capriate complete a sostegno delle due falde di copertura che, proseguendo oltre le stesse pareti, coprono su un lato il loggiato esterno. Qui il sostegno avviene con mezze capriate che scaricano sulla muratura svuotata da una successione di arcate a tutto sesto su pilastri ottagonali.

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