Chiesa di S.Martino Vescovo

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Informazioni

l'attuale chiesa parrocchiale, fulcro della piazza e dell'intera Visnà, è in ordine di tempo la quarta delle chiese che a Visnà vennero erette a San Martino Vescovo di Tours. La nuova chiesa e il campanile sono stati disegnati dall'architetto Antonio Varlonga di Moriago nella primavera del 1921 in puro stile Rinascimentale. L'edificio internamente presenta decorazioni coeve o immediatamente successive realizzate da artisti e maestranze differenti. Il campanile è caratterizzato da semplici paramenti a mattone facciavista e sottolineati dal leggero risalto di lesene laterali Aula la chiesa, in puro stile rinascimentale ha le dimensioni di ml. 32.60 di lunghezza, ml. 12.70 di larghezza per un'altezza di ml. 14.50 Elementi decorativi gli intonaci delle volte del presbiterio e della navata presentano caratteristiche comuni: probabilmente realizzati a calce e sabbia su supporto ad arelle a loro volta sigillate sul lato superiore da un altro strato di intonaco Elementi decorativi la decorazione del soffitto della navata, entro cornice mistilinea parimenti ad intonaco, raffigura "La Croce sul Golgota" ed è opera di Vittorio Casagrande, con la collabrorazione del figlio Elio. Il dipinto fu inaugurato il 26.7.1939, insieme con la decorazione della navata. Il dipinto, contornato da una cornice in gesso preformata realizzata da Pompeo Casagrande nel 1968 che ritoccò anche il dipinto che fu restaurato poi nel 2009 dalla ditta Esedra di Udine Facciata la facciata venne realizzata nel 1965 dall'arch. Dal Bo Giovanni che conservò, della precedente facciata del Varlonga, la forma a capanna chiusa tra due robusti pilastri laterali, il cornicione con archetti e il bel rosone centrale a sedici bracci con al centro uno scudo crociato. Eliminò le due nicchie al lati del rosone e fece rivestire la zona inferiore, ai lati del portale, in pietra artificiale di cemento bocciardato, opera di Leandro Alpago di Vittorio Veneto. Ottenne una nitida facciata di gusto romanico, sovrastata da una croce e preceduta da una breve scalinata con una marciapiede in pietra di Cugnan, che sono stati sostituiti dal nuovo sagrato nei lavori della piazza del 2002-2003 Facciata nella mezzaluna del portale in facciata è inserito il mosaico del Santo Patrono di Visnà, opera della scuola di Spilimbergo su disegno del pittore Vincenzo Raccanelli di Vittorio Veneto (1908-1990). L'opera raffugura "San Martino e il povero". Il mosaico mostra San Martino a cavallo e in vesti militari che, tagliato il mantellom ne dona una metà all'ignudo. L'albero mezzo spoglio allude alla gelida giornata invernale Parete esterna sulla parete esterna di sinistra si incontra la lapide scolpita da Vincenzo Celotti di San Fior (1866-1942) dedicata ai caduti di Visnà nella Grande guerra 1918-18. Venne inaugurata nel 1920. Campanile è caratterizzato da semplici paramenti a mattone facciavista e sottolineati dal leggero risalto di lesene laterali. Il basamento è definito da un rivestimento in malta a finti conci lapidei; altri finti lapidei prefabbricati realizzati in cemento e granaglia decorano i cornicioni sopra e sotto la cella campanaria e le bifore della stessa. La guglia piramidale è parimenti realizzata in pannelli prefabbricati in graniglia e cemento. Il campanile ha base quadrata di 8,44 x 8,44 m per un'altezza di 39,32 m Pavimenti e pavimentazioni la navata conserva il pavimento terminato il 20 gennaio 1924 dai fratelli Moro di Pordenone, con al centro l'epigrafe a mosaico A.N.S./1924. La sigla A.N.S. significa Anno di Nostra Salute Elementi decorativi la bella corona pensile appesa sopra l'Altar Maggiore è opera firmata e datata "Barbieri Riccardo di S. Polo di Piave li 31 Gennaio 1925". In perfetto stato di conservazione, nel corso degli interventi del 2008-2009 è stata solo spolverata Cupola sui 50 metri quadrati della cupola il veneziano Duilio Corompai (1876-1952) raffigurò la "Gloria di San Martino e i quattro Evangelisti". L'artista cominciò i lavori a fine settembre 1925 concludendoli il 28 novembre. Il dipinto è stato restaurato nel 1968 da Pompeo Casagrnde e nel 2008-2009 dalla ditta Esedra Organo l'organo è opera della ditta Annibale Pugina e Fratelli di Padova, fu inaugurato il 18 aprile 1927. E' stato riparato nel settembre 1963 e poi ancora nell'estate 1987. I due angioletti in legno dipinto sopra la cassa sono opera attribuita alla bottega di Giovanni Battista Ghirlanduzzi, un tempo sulla cimasa dell'altare del Rosario

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