Chiesa di S.Maria del Carmine

V. Piagge 27 - Castelplanio Vedi la mappa

Informazioni

1615 - 1620 (preesistenze intero bene) La costruzione della chiesa della Beata Vergine della Misericordia a Piagge dovette iniziare verso l’anno 1615, per essere aperta al culto nel 1620. Fu voluta dagli abitanti della frazione e costruita grazie alla loro opera, come si ricorda nella visita pastorale del 1657. L’istituzione della Compagnia della Madonna delle Piagge, definita nella visita di monsignor Lorenzo Cybo nel 1688, “Congregatio Rusticorum”, perché composta esclusivamente da abitanti della Villa, dovette avvenire contemporaneamente alla edificazione della chiesa o in una data di poco posteriore, e con lo scopo di conservare l’edificio sacro ed amministrarne i beni. 1620 - 1620 (apertura al culto intero bene) La chiesa venne aperta al culto nel 1620. 1676 - 1688 (stato dei luoghi intero bene) I primi cenni sulla chiesa si hanno nelle visite pastorali del 1676 e del 1688: era descritta come un edificio piccolo, povero, sotto un tetto nudo, senza campanile né campane a causa della grande povertà del luogo. Per due secoli ebbe un unico altare, con su collocata una statua della Madonna della Misericordia in terracotta, a cui la chiesa era dedicata. XVIII - 1729 (ampliamento intero bene) Definita nel 1725 di “poco reddito”, la chiesa di Piagge però aveva accresciuto costantemente il proprio capitale. Nel 1708, infatti, essa ereditò alcuni appezzamenti di terreno da Giovanni Agostino Tambini e da sua moglie. Grazie ai beni lasciati fu possibile ampliare ed abbellire la chiesa verso il 1729, come attesta il più antico documento della Pia Unione di Piagge, conservato nell’archivio parrocchiale di San Sebastiano. La forma della chiesa era “bislunga”, 58 palmi di lunghezza, 26 di larghezza, 23 di altezza ed era intonacata ed imbiancata. 1824 - 1824 (aggiunta altare interno) Nel 1824 fu aggiunto l’altare dedicato ai Santi Filippo e Giacomo, ove era posto anche un reliquario d’argento con le loro reliquie; questo era esposto alla venerazione del popolo il 2 maggio, festa dei due patroni. 1854 - 1854 (ampliamento interno e cappella) Nel 1854 furono eretti l’altro altare, dedicato a San Giuseppe, e la cappella, per volere del cardinale Corsi. La chiesa assunse così l’aspetto attuale, con pianta a croce greca, mentre le decorazioni pittoriche del presbiterio furono eseguite nel primo trentennio del XX secolo da Pietroni. Con l’inizio del secolo XIX la chiesa della Beata Vergine della Misericordia fu intitolata alla Madonna del Carmine. 1974 - 1974 (restauro intero bene) Dai documenti di archivio si evince che la chiesa ebbe un intervento di restauro nel 1974. 1994 - 1994 (restauro ala destra ) Poichè l'ala destra della chiesa aveva manifestato problemi di cedimenti, a seguito dei quali era stato interdetto l'accesso nell'edificio sacro, nel 1994 vennero effettuati ulteriori lavori di restauro sotto la guida dell'ingegnere Lenti di Jesi. 1997 - 1997 (benedizione intero bene) Nel luglio 1997 il vescovo di Jesi Oscar Serfilippi benedice la chiesa restaurata con il contributo della Regione Marche e di tanti volontari della comunità (come riportato nel manifesto affisso all’interno della chiesa, entrando a destra).

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