Chiesa di S.Lorenzo Martire

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Informazioni

la chiesa di San Lorenzo di Novegigola si trova sullo spartiacque dei torrenti Penòlo e Cisolagna. in corrispondenza della sella formata dai monti Castellaro e Frascaro, attraversata dai percorsi interni del versante destro della Magra che uniscono Giovagallo e Podenzana. Sorge isolata al termine di un viale di platani che contendono con l’osservatore la visione della bella facciata barocca dal timpano segmentale e dalla robusta cornice animata dall’onda del piano d’imposta, scandito in verticale da coppie di paraste che accompagnano l’alto fastigio centrale. L’aula interna, rivolta ad oriente, è incastrata nel retrostante complesso canonicale unendosi al quale forma un perfetto rettangolo fiancheggiato a mezzogiorno dal campanile con la cupola loricata. Un ritmo di tre campate scandisce lo spazio del vano ad aula unica ampliato con cappelle laterali della stessa altezza collegate con portali a sesto ribassato, subordinati alla cornice della trabeazione che sostiene l’imposta delle volte a vela. La serie degli spazi specializza il terzo, corrispondente al transetto, con una calotta a sesto ribassato completamente cieca ed intradossata appoggiata su quattro spicchi semisferici. A questa doveva seguire la volta a vela del presbiterio raccordata con la semicalotta del catino absidale, ma alla metà del secolo scorso, per illuminare maggiormente il vano dell’altare, l’assetto originario fu modificato con l’inserimento un tamburo ottagonale estradossato coperto da una soletta piana in cemento armato, dalle ampie finestre Facciata la facciata della chiesa di San Lorenzo è scandita in tre parti da coppie di paraste doriche con l’architrave a fasce, liberamente interpretato come il movimento di una cornice che contenga il sottile fregio all’interno dell’ombra della robusta e sporgente modanatura superiore, in modo da aumentarne l’effetto plastico. Il ricco modellato del cornicione, animato dall’andamento a scudo della superficie di fondo, alto al centro e ribassato ai lati, insegue il doppio registro delle paraste e sostiene il fastigio superiore, scenograficamente elevato oltre il colmo della copertura. Il prospetto appare così come una pagina unitaria, culminante con un frontone ad arco segmentario fiancheggiato da una coppia di paraste, raddoppiate, come quelle del livello inferiore, per evidenziare la gerarchia compositiva della partitura centrale, raccordata ai fianchi con elementi curvilinei, contenuti tra pilastrini sormontati da cuspidi piramidali e rinforzarne la struttura dove si attestano le arcate interne dell’aula. Sull’asse si dispone il portale settecentesco in arenaria dall’alto architrave sormontato con un timpano triangolare aperto, fregiato del cartiglio dedicatorio. Al di sopra si dispone una finestra ellittica con l’asse maggiore verticale, corrisponde alla lunetta interna, mentre il fastigio è adornato con una nicchia contenente l’immagine di San Lorenzo Impianto strutturale l’impianto strutturale è generato da una pianta quadrata, chiusa da un presbiterio semicircolare fiancheggiato a sinistra dalla sacrestia, ed a destra dai locali della retrostante casa canonica che lo ingloba completamente. Lo spazio dell’aula è tripartito e scandito, da arcate trasversali a tutto sesto irrobustite con catene e fiancheggiate dalle strutture murarie delle cappelle laterali, della stessa altezza dell’aula, comunicanti tramite un’arcata, situata sotto il livello della cornice sulla quale appoggia il sistema voltato dell’intero edificio. Le cappelle laterali contribuiscono all’irrigidimento del sistema strutturale in senso trasversale mentre quello longitudinale è affidato da un lato, ai setti murari che contengono il presbiterio e, dall’altro, al raddoppio delle paraste della facciata equivalente ad un maggiore spessore della sezione muraria su una linea di sensibile sollecitazione statica. La terza campata, verso il presbiterio, corrispondente al controasse dell’organismo architettonico, è innalzata da una calotta intradossata cieca impostata sui quattro pennacchi della sottostante struttura a vela. Il presbiterio, leggermente rastremato rispetto all’aula, si compone di un vano rettangolare chiuso dal catino absidale, sormontato da un tamburo ottagonale su base rettangolare, aperto sul lati da ampie finestre e chiuso da un solaio piano; si tratta di un elemento aggiunto negli anni '50 per rendere più luminoso il vano dell’altare. A destra del complesso edilizio, formato da una superficie unitaria che associa edificio religioso e casa canonica inglobando il presbiterio, si trova la torre campanaria dalla cupola loricata Interno l’interno presenta un vano ad aula unica coperto con volte a vela a tutto sesto, ripartito in tre campate rettangolari fiancheggiate da cappelle laterali a della stessa altezza collegate da arcate a sesto ribassato collocate al di sotto della cornice che definisce le proporzioni dello spazio architettonico. L’estradosso della trabeazione mancante di, capitello e di architrave, ridotti ad una sottile cornice quasi schiacciata tra il piedritto e le volte fino ad incurvare anche il fregio come un guscio, segna l’imposta delle volte e cinge l’intero perimetro del vano seguendo il movimento dei setti murari trasversali, delle pareti di fondo sovrastate della finestre e definisce la massima dimensione delle architetture degli altari. Questi, tranne quello novecentesco della Madonna Addolorata sembrano suggerire due fasi costruttive dell’edificio. La più antica potrebbe corrispondere agli apparati marmorei che adornano gli altari che presentano la nicchia contenente l’immagine sacra in forma di tabernacolo ornato con volute di rinfianco. La più recente potrebbe risalire al secondo Settecento e, probabilmente all’intervento dei Corsini che costruirono la facciata ed integrarono la precedente fase cercando di ricondurre, utilizzando lo stucco, l’apparato architettonico degli altari alle forme allora in uso, con timpano curvilineo trabeato aperto Presbiterio il presbiterio con abside semicircolare è diviso in due parti dall’altare marmoreo con gradini e paliotto ad intarsi policromi, mensa sostenuta da coppie di colonne sulla quale appoggia il tabernacolo a tempietto con cupola estradossata ornata a motivi floreali bianchi su fondo rosso. Lo spazio curvilineo è occupato dal coro ligneo, mentre il vano antistante, corrispondente alla dimensione approssimata di una campata dell’aula, con le due porte simmetriche della sacrestia e della casa canonica è sviluppato verso l’alto da un tamburo ottagonale a base rettangolare. La struttura del manufatto e la copertura piana, mascherata all’esterno da una cuspide piramidale in rame, è stata aggiunta intorno al 1955 per rendere più luminoso lo spazio sottostante Struttura la struttura dell’edificio è in muratura completamente intonacata Coperture la copertura dell’edificio è realizzata con un manto di coppi ed embrici a capanna con falde simmetriche su struttura lignea nella parte dell’aula. Ad un livello inferiore si addossa la copertura del presbiterio e della casa canonica in tegole alla marsigliese. Il tamburo ed il frontone sono coperti in lamiera di rame Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell’aula è di mattonelle policrome chiare e scure in cemento, disposte a losanga su linee parallele Elementi decorativi l’apparato decorativo presenta ampia campiture monocrome con ornati geometrici e figure nelle ghiere degli archi e nelle volte riconducibili a modelli diffusi nella Lunigiana della seconda metà del secolo scorso. Di particolare pregio è il sistema decorativo degli altari che sembra, ad un certo punto, aver caratterizzato tutti gli elementi di arredo compreso l’altare maggiore. Si tratta principalmente di vasi e di corone floreali policrome su fondo bianco e di girali disposti linearmente sulle alzate dei gradini, di notevole effetto decorativo. L’unità decorativa dell’insieme fa pensare ad un unico intervento coordinato Elementi lignei il coro ligneo è un pregevole manufatto a comparti seriali con specchiature corrispondenti allo schienale ed all’elevato sormontato da una cornice dall’ampia fascia omogenea Torre campanaria o campanile la torre campanaria è un edificio a base quadrata affiancato alla casa canonica dalla parte di mezzogiorno articolato in tre livelli separati da fasce marcapiano poste a chiusura di una trabeazione dorica sostenuta da pilastri angolari. La cella campanaria aperta con quattro fornici a tutto sesto, è sormontata da un alto tamburo circolare coperto a calotta loricata, fiancheggiato da pinnacolo con cuspide piramidale

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