Chiesa di S.Lorenzo

V. di Fossato, 1 - Cantagallo Vedi la mappa

Informazioni

Edificata nell'XI secolo dal monastero di Fontana Taona, la chiesa venne ampliata intorno al 1580, realizzando le navate laterali. Di fianco alla modesta facciata ottocentesca si innalza il robusto campanile a torre, quattrocentesco. L'interno, rustico ma piacevole, conserva sull'altar maggiore un venerato crocifisso ligneo del XVII secolo. Lungo le pareti è una Via crucis in maiolica dipinta, realizzata probabilmente dopo la predicazione di san Leonardo da Porto Maurizio, nel 1746, che diffuse questa pratica religiosa nel territorio pratese. Facciata La facciata, rifatta nella seconda metà dell'Ottocento (era stata rinnovata già nel 1781), è di tipo basilicale, con tetto a salienti che nelle zone laterali è di poco più basso rispetto a quello della mediana. L'ampia superficie intonacata è ornata al centro e sugli spigoli da fasce a lastre di arenaria, ed è forata al centro da un occhio circolare e dal portale con cornice rettilinea su mensolette a voluta; sui lati sono semplici monofore. Campanile Al fianco destro della chiesa si appoggia il massiccio campanile a torre, con cella aperta da piccole monofore. La struttura sembra precedente al Cinquecento. Pareti esterne Il fianco sinistro della chiesa, la cui muratura fu ringrossata nell'Ottocento per motivi statici, conserva il portalino laterale in arenaria (1763) con timpano spezzato, e alcune finestre nella robusta muratura. Interno della chiesa All'interno la chiesa è a tre navate divise da colonne tuscaniche in arenaria, del 1580 circa, che sostengono tre arcate a sesto rialzato. La navata centrale ha copertura a capriate lignee su mensoloni cinquecenteschi, le laterali sono coperte a travi. Iniziando da destra, dopo un confessionale ligneo della prima metà del Novecento, è un'incorniciatura in pietra (1781) che accoglie un Crocifisso policromato in legno, del tardo Ottocento. Sul fondo della navatella è posto un altare in arenaria (1711) che ripete le forme dell'altar maggiore con mensa sorretta da volute, edicola a colonne composite concluse da trabeazione (ornata da cherubino nel fregio) e timpano curvilineo spezzato, con cartiglio. In un'incorniciatura lignea del primo Novecento è una coeva statua della Madonna del Rosario. Al termine della navata sinistra figura un altare eretto dai Benelli nel 1760 riprendendo le forme degli altri (ospita una statua del Sacro Cuore, del XX secolo). Sulla navata sinistra si apre il bel portale laterale in pietra (1763), mentre presso l'ingresso principale è il fonte battesimale, sempre in pietra, dalle linee rustiche, opera di maestranze locali del 1619. In controfacciata l'occhio ha una vetrata recente con San Lorenzo (anche le monofore laterali hanno vetrate moderne), la controporta lignea, dall'elegante coronamento mistilineo, ha cartiglio datato 1792. Presbiterio Un arco trionfale (decorato nell'Ottocento a fasce bicrome, come quelli delle cappelle seguenti) introduce il presbiterio, la cui sistemazione attuale è frutto di un intervento del 1777, quando fu realizzato anche il parapetto a balaustrini in pietra. La parete di fondo è interamente occupata dall'altar maggiore, del 1669, con edicola a colonne dai capitelli compositi, fregio con cherubino e timpano curvilineo spezzato con cartiglio (il ciborio è recente); vi si conserva un venerato Crocifisso ligneo policromato secentesco, di buona qualità, proveniente dalla chiesa vallombrosana di San Pancrazio a Firenze (donato nel 1813). Di lato all'altare due nicchie tardo-secentesche contengono statuette (XX secolo) di Sant'Antonio da Padova e San Giuseppe. I due arconi di fianco all'altare introducono nelle cappelle del coro, che conservano stalli lignei del primo Ottocento; in quella di sinistra è il tabernacolo degli Oli santi, del Settecento. Sacrestia La sacrestia è collegata alle cappelle, e conserva tracce delle pareti angolari della chiesa precedente al 1580, la cui larghezza corrrispondeva all'attuale navata centrale. La sacrestia è probabilmente coeva all'ingrandimento (una finestra è datata 1636), e conserva un bancone della metà del XVIII secolo e un armadio del 1794.

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