Chiesa di S.Giacomo Maggiore

V. Principe Amedeo - Agliano Vedi la mappa

Informazioni

1657 - 1753 (costruzione intero bene) Una piccola lapide nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore, richiamando ad un triste episodio della storia del paese, informa dell'esistenza di una chiesa precedente risalente probabilmente alla fine del XVI secolo sui cui resti è stata realizzata l'attuale. La lapide così ricorda: "1657 Refecit Ajanum Quam 1637 Diruit Hispanus", nel 1657 rifece Agliano quanto distrusse lo spagnolo nel 1637. La chiesa venne costruita, per la poca disponibilità finanziaria della comunità, in fretta e con calce e mattoni di qualità non ottimale tanto che i parroci iniziarono ben presto a prendersi carico di lavori di restauro per evitarne la rovina, come il parroco don Giovanni Pavia, il cui ministero durò dal 1713 al 1753, che dotò anche la chiesa delle attuali tribune in marmo del presbiterio. 1815 - 1815 (rifacimento pilastri) Nel 1815 i molti sepolcreti scavati nel pavimento causarono infiltrazioni d'acqua ed il conseguente cedimento di due pilastri a sinistra. L'allora parroco don Carlo Notari fece ricostruire i pilastri ed affidò al pittore Lorenzo Perretti l'incarico di pitturare la chiesa in affresco. 1838 - 1838 (costruzione porticato di facciata) Nel 1838, durante il ministero di don Carlo Notari, i rettori della certosa di Asti fecero dono al comune di Agliano delle colonne, lesene di pietra ed accessori che ornavano la porta principale della chiesa del monastero della certosa di Asti perchè fossero collocate ad ornamento del porticato e porta maggiore di ingresso della chiesa parrocchiale di Agliano. 1915 - 1962 (riparazione pilastri) Nel 1915 fu constatato che tutti i pilastri che sorreggevano a destra la volta della chiesa andavano cedendo gonfiando sotto il peso della medesima e vennero iniziati i lavori di riparazione intorno al 1920. Maturò negli animi dei parroci a venire l'idea di far costruire una nuova chiesa fino a quando il parroco don Giglio Perosino, entrato in servizio nel 1962, seguendo il consiglio della popolazione, abbandonò il progetto di una chiesa nuova per dedicarsi ad un impegnativo intervento di restauro e di ampliamento della chiesa parrocchiale da tempo necessario per provvedere decorosamente alle esigenze di culto. 1967 - 1967 (restauro con ampliamento carattere generale) Dal 1967 i lavori si protrassero per alcuni anni sotto la direzione dell'arch. don Alessandro Quaglia e riguardarono in particolare: ampliamento di una campata con apertura di due coretti; restauro totale di intonaco e decorazioni; restauro ed indoratura di stucchi e capitelli; realizzazione di nuovo impianto di riscaldamento con generatore di aria calda e relativa vasca di combustibile; realizzazione di nuovo impianto elettrico; sostituzione delle vecchie finestre con sedici vetrate; costruzione del pavimento del presbiterio e delle gradinate per gli altari; realizzazione di impianto diffusore d'altoparlanti; restauro dell'organo; nuovo pavimento nella navata in marmo perlato di Sicilia; restauro del portale e della bussola di ingresso. Finalmente al termine dei lavori la chiesa aveva trovato una degna ed onorevole sistemazione. 1983 - 1983 (restauro campanile) Viene restaurato il campanile nella sua interezza per quanto riguarda la muratura, la copertura e le campane. 2011 - 2011 (restauro carattere generale) Viene rifatto l'impianto elettrico i cui lavori sono in parte stati realizzati grazie al contributo della C.E.I.

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