Chiesa di S.Francesco

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Informazioni

La chiesa richiama, come impianto, lo schema delle chiese a navata unica del trecento. Edificata in quel periodo in stile gotico, dai Minori Conventuali, fu poi ampiamente rimaneggiata in età barocca. Il magnifico soffitto in legno dorato con cento lacunari finemente intagliati, dai contorni decorati con serti di rose dipinte e con al centro un gran rosone intagliato, per lo splendore della massa dorata vince il confronto con tante altre consimili opere. Cassettonato ligneo Il cassettonato è formato da cento lacunari finemente intagliati. Al centro, in una cornice mistilinea, era presente una tela, raffigurante l'Assunzione della Vergine, opera del noto pittore Giuseppe Simonelli, ascrivibile alla fine del secolo XVII, distrutta nell'ottobre del 1943 dai bombardamenti. Al suo posto è stata ubicata un'opera del secolo XX del pittore Augusto De Rose, raffigurante San Francesco ed il Concilio. Altare Maggiore L'altare maggiore è in marmi policromi del secolo XVIII. Cantoria Nella parte retrostante l'altare maggiore si trova un bel coro ligneo formato da 29 stalli in doppio ordine, sovrastato da una cantoria, anch'essa lignea, con estese dorature. Altare Addossati ai muri perimetrali della navata sono due altari inquadrati da strutture classicheggianti in stucco, decorate con volute e motivi fitomorfi, terminati con un timpano spezzato: quello a destra, sempre in marmi policromi, è sormontato da una nicchia contenente la statua di Sant'Antonio da Padova; quello a sinistra, di fattura identica, fu eretto tra il 1751 ed il 1753, come recita l'epigrafe posta in un cartiglio che sovrasta una nicchia contenente una statua raffigurante San Francesco stimmatizzato. Scultura All'inizio della navata troviamo due sculture inserite entro nicchie: esse raffigurano l'Immacolata Concezione e il Sacro Cuore di Gesù. Tali opere sono ascrivibili agli inizi del secolo XIX. Elementi decorativi Tra il cornicione marcapiano ed il cassettonato troviamo nove tele, ascrivibili ai primi decenni del seoclo XVIII, raffiguranti Storie della vita di San Francesco d'Assisi: tre di esse sono di committenza nobiliare, come attestano gli stemmi araldici posti in calce alle tele, delle quali una reca anche l'anno di esecuzione "1711". Altre tele sono posizionate in cornici modanate, probabilmente inerenti ad altari ora non più in sede. Di particolare interesse è una tela, purtroppo molto deteriorata, posta in controfacciata, che raffigura l'Immacolata Cobcezione. L'opera realizzata nel 1726, è firmata da Girolamo Cenatiempo, artista che traduce in maniera provinciale la lezione del maestro Luca Giordano. Facciata Alla fase originaria di fondazione della chiesa (struttura medievale) possono essere ascritti gli elementi architettonici della facciata e le colonne dell'arco di trionfo, sulle quali fu addossato il ricchissimo apparato in stucco che decora l'interno.

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