Chiesa di S.Domenico

P. San Domenico, 8 - Prato Vedi la mappa

Informazioni

1270 - 1325 (committenza costruzione) I frati domenicani, presenti a Prato almeno dal 1270, dopo aver dimorato fuori di porta Fuia presso lo spedale della Misericordia, nel 1281 ottennero dal Comune di Prato una vasta area che si estendeva dalla porta Gualdimare alla porta Fuia, dove iniziarono a costruire il convento e la loro grande chiesa. Non è noto chi fosse l’autore del progetto; di certo vi lavorò e ne condusse i lavori fino quasi al termine, dal 1300 al 1310, fra Mazzetto, «nelle cose di architettura intelligente e industrioso». La chiesa avrebbe poi subìto modifiche e interventi, voluti dal cardinale Niccolò da Prato, per opera di Giovanni Pisano o di un suo allievo, ma era ancora incompiuta nel 1325. 1314 - 1336 (committenza costruzione del campanile) Il campanile era già terminato nel 1314, quando il Comune, previo consenso dei frati, ordinò di demolirne la parte «al di sopra del tetto della chiesa», in modo da impedire che cadesse in mano alle truppe ghibelline al seguito dell'imperatore Enrico VII. Il campanile era infatti quasi accosto alle mura cittadine. Nel 1336 si lavorava ancora alla sua ricostruzione a spese del Comune. 1647 - 1652 (ricostruzione interno della chiesa) La notte del 12 settembre 1647 due fulmini incendiarono il tetto della chiesa e l'interno andò distrutto. Per la ricostruzione fu inizialmente consultato Alfonso di Giulio Parigi, il quale suggerì una nuova struttura interna coperta in volta. Il progetto prescelto fu redatto da Baccio del Bianco, architetto granducale. A seguire l'opera sul cantiere fu il pratese Giovanni Paradisi, ma alla morte di questi (1649), dopo altri capomastri, condusse i lavori l'architetto Pier Francesco Silvani, che portò a termine l'opera (1652) con alcune modifiche, dopo che Baccio del Bianco partì (dicembre 1650) per la Spagna, inviato dal granduca su richiesta di Filippo IV. 1781 - 2006 (passaggio di proprietà intero bene) In seguito alla soppressione del convento e l'allontanamento dei domenicani da parte del granduca Pietro Leopoldo e del vescovo Scipione de' Ricci (1781), nel 1783 la chiesa di San Domenico fu eretta in parrocchia e fu affidata alle cure dei francescani, che l'hanno retta fino al 4 ottobre 2006. Da allora è passata sotto la direzione del clero diocesano.

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