Chiesa di S.Clemente

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Informazioni

L'edificio originario è del IX secolo e sorse insieme al monastero voluto da Ermengarda, figlia dell'imperatore Ludovico II. La chiesa fu ricostruito nel 1108. Durante lavori di restauro realizzati nel corso degli anni Ottanta del Novecento, sono venuti alla luce, al di sotto del pavimento, i resti di una struttura circolare absidata, probabili resti dell'antico monastero e camere tombali del secolo XVII. L'edificio ha subito vari interventi nel corso del XX secolo: nel 1926 vi furono importanti lavori di consolidamento statico; nel 1971 furono ricostruite le coperture e la cripta; tra il 2005 e il 2007 vi sono stati nuovi interventi di consolidamento statico. Il prospetto principale, un corpo unico simmetrico, è inscrivibile in un rettangolo la cui dimensione maggiore funge da base. Il paramento murario è in pietra squadrata di varie dimensioni e a ricorsi regolari ma scema verso l'alto in una diversa tessitura, ottenuta intervallando il paramento con ricorsi di pietrame arrotondato e laterizi. Sono evidenti operazioni di cuci-scuci in più punti. L'attacco al cielo segue le linee inclinate del tetto a due falde. Il portale d'ingresso è inserito in un'apertura rettangolare caratterizzata da imponenti piedritti lapidei con capitello a sostegno di un'esile architrave. Il campanile consta di un massiccio torrione a pianta rettangolare con base che rastrema a mo' di contrafforte fino a raccordarsi con una sezione più esigua a circa due terzi dell'intera altezza. È posto su un fianco del cilindro absidale al quale si fonde con inconsueto contrasto di forme. In sommità, presenta la cella a tutto sesto coperta da due acque e che ospita la campana. L'interno si presenta a tre navi ripartite da due file di colonne di disomogenea forma e natura materica: in marmo, in laterizio o pietra, a base quadrata o circolare. Capitelli originali in stile romanico sostengono la confluenza delle arcate a tutto sesto. La navata centrale ha copertura a due falde mentre una falda unica copre le laterali. Le pareti della nave centrale sono bucate da monofore equamente distribuite. La prospettiva centrale conclude la sua fuga, passando per il tutto sesto del diaframma presbiterale, su un piano rialzato raggiungibile per mezzo di una scalinata che ospita un ciborio lapideo di notevole valore. Pianta La pianta, rettangolare ad andamento longitudinale, disegna tre navi ripartite da colonne e pilastri, a terminazione absidale per la nave centrale e per le laterali dotate di absidi minori detti absidiole. Al presbiterio, posto tra l'aula e l'abside, si accede a mezzo di gradinata. Il salto di quota significativo si giustifica con la presenza di una cripta sottostante. Edicole costituite da archi a tutto sesto su esili colonne sono presenti sui muri d'ambito delle navi laterali. Coperture Le coperture sono a struttura lignea con capriate a vista e ammattonato dipinto sovrastante. Manto di copertura in coppi. Scale L'area presbiterale è posta su un piano sopraelevato raggiungibile per mezzo di una gradinata composta di dieci alzate lapidee. Pavimenti e pavimentazioni Le pavimentazioni interne sono in cotto. Alcune aree della pavimentazione sono ritagliate da lucernai in vetro calpestabile per svelare le sottostanti strutture murarie: ambienti di sepoltura e un reliquiario di forma circolare. Elementi decorativi Capitelli scolpiti del sec. XII con motivi fitomorfi e zoomorfi. Edicole in pietra con decorazioni scolpite e affreschi raffiguranti scene sacre. Affreschi dell'interno raffiguranti l'Ecce Homo, Il trionfo della morte e la Madonna con Bambino. Impianto strutturale La struttura è in muratura di pietra in prevalenza a conci squadrati a ricorsi regolari seppure di diverse dimensioni, a ricorsi irregolari e a pietrame misto sulla struttura della torre campanaria. Tori e partizioni verticali in evidenza sul volume cilindrico delle tre absidi. Sui muri d'ambito e di spina gravano le falde di copertura, spingenti solo sulle navi laterali ma bilanciate sulla centrale grazie alla capriata.

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