Chiesa di S.Alessandro

V. Morti di Paderno - Seriate Vedi la mappa

Informazioni

L'edificio si presenta con la fronte di forme barocche e orientata verso nord/nord-est. Un portico con cinque archetti a sesto ribassato appoggiati su colonne in arenaria di stile toscano, precede la facciata dandone maggior importanza e regolandone le proporzioni. Il portico è infatti più ampio rispetto alla navata della chiesetta ed è concluso sui due lati con murature dotate di false finestre. La parete di fondo del portico doveva essere completamente affrescata. Oggi, delle pitture originali, se ne osservano solo poche tracce raffiguranti elementi architettonici e figure macabre tipiche nelle chiese cimiteriali sei/settecentesche della zona. La parete presenta centralmente la porta d'accesso all'oratorio. Ai lati disposte in modo simmetrico vi sono due finestre che permettono di vedere all'interno della chiesa. Una terza finestra posta a sinistra della porta d'ingresso permette di comunicare visualmente con la minuscola cappella/ossario dedicata ai defunti. Il soffitto del porticato presenta delle volte crociera. Al di sopra del porticato la facciata si presenta di disegno elegante e realizzata completamente in arenaria. La parte inferiore è suddivisa in tre parti da quattro lesene. Nella parte centrale è collocata la grande finestra che concorre a dar luce alla navata. Lateralmente sono ricavate due nicchie che accolgono due statue, quella di destra rappresenta S. Giuseppe, mentre la sua speculare quella della Vergine Maria. Una modanatura a mo' di trabeazione regge il timpano barocco che conclude la facciata. Questi è realizzato con disegno sobrio, privo di decorazioni e concluso da una cornice arcuata sovrastata da una croce in ferro battuto e concluso ai lati due pinnacoli a pigna. Anticamente al posto della croce vi era una statua probabilmente raffigurante S. Alessandro. L'oratorio presenta una tipologia a croce latina ad unica navata con accenno di transetto ove sono collocati contrapposti i due altari laterali. Il transetto con i due altari laterali, fino al restauro del 1978 era parte del presbiterio ed era rialzato rispetto al pavimento della navata da due gradini. Con il restauro il presbiterio è stato ridotto alla parte dell'abside, spostando i gradini del presbiterio oltre i due altari ed ampliando lo spazio destinato ai fedeli. L'altare maggiore ligneo esistente è stato sostituito con la mensa rivolta ai fedeli. In luogo del piccolo coro nell'abside è stata collocata la sede. Nel centro dell'abside è collocata la pala sei/settecentesca dedicata all'apparizione di S. Alessandro. La pala pur avendo qualche caratteristica che l'accomuna alla pala che il Cotta eseguì sul medesimo tema per la chiesa di S. Alessandro in Grassobbio non presente elementi sufficienti per una decisa attribuzione. Le pareti della navata sono divise in tre campate da quattro lesene. La chiesa è illuminata soprattutto da cinque finestre alte collocate in modo ordinato. Una finestra è posta centralmente sulla parete d'ingresso, le altre sono contrapposte a due a due nella campata centrale della navata e del transetto. La copertura si presenta con volte a botte e con archi ribassati in corrispondenza ed a continuità delle lesene. In corrispondenza del presbiterio la copertura è impostata ad una quota inferiore. Dal lato sinistro del presbiterio si accede alla sagrestia. Coperture a due falde con struttura in legno e manto in coppi Pianta croce latina Struttura muratura continua in pietra Elementi decorativi Dal lato sinistro all'inizio della navata si accede alla piccola cappella dedicata ai defunti che la tradizione riferisce alla peste seicentesca. La cappella è di minime dimensioni e presenta un altare con ai lati scolpiti in arenaria due teschi con ossa incrociate che danno alla cappella il carattere di "ossario" e che prima del restauro erano ancora più ostentati. L'altare di destra è dedicato alla Vergine Maria Immacolata. La madonna è raffigurata con una statua lignea di buona fattura attribuita alla scuola fantoniana. La statua è posta in una nicchia impreziosita da una cornice in stucco completata da una cimasa a cartiglio e due angoli. L'altare di sinistra è detto del Crocifisso e conserva una tela di cui non si conosce né la provenienza né l'autore che alcuni ritengono di influenza bolognese, in particolare si pensa alla maniera di Guido Reni. L'esterno si completa con una muratura mista di pietrame, laterizi e ciottoli di fiume. Il lato verso mattina è costeggiato dalla roggia detta Vescovada. Da questo lato superato un ponticello sulla roggia si accede alla sagrestia ed agli spazi destinati fino a poco tempo fa alla residenza del sagrestano. I prospetti, ad eccezione del fronte principale, si presentano con muratura caratterizzata dall'irregolarità compositiva dovuta a diversi rifacimenti che danno al complesso caratteristiche abbastanza pittoresche.

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