Chiesa di S.Agata La Vetere

P. sant'Agata La Vetere - Catania Vedi la mappa

Informazioni

III - XVII (costruzione preesistenze) Il vescovo Everio avrebbe fondato nel 264 un'edicola sulle rovine del pretorio, sede del proconsolato di Sicilia, che una leggenda vuole distrutto nel 251 da un terremoto di poco antecedente la morte della Santa titolare. Fra IV e V secolo l'edicola viene trasformata in chiesa e, elevata a primaziale, ospita le reliquie agatine. Nell'ultimo quarto dell'VIII san Leone il Taumaturgo, vescovo, la converte nella basilica a tre navi su colonne attestata dalla rappresentazione sia pur sommaria dello Spannocchi (1578). Originaria cattedrale di Catania fino alla conquista saracena (secondo accreditata tradizione), divenne nel Trecento priorato benedettino e infine nel Seicento passò ai Minori Osservanti. Il terremoto del 1693 distrusse la basilica e l'attiguo convento pressoché totalmente. Resti delle murature e porzioni di facciata (ove si colgono interventi fino al XVII secolo), tutt'oggi visibili, furono trovati durante la posa del pavimento marmoreo nel secondo Ottocento. XVIII - XVIII (costruzione cripta) Sita in un'area ove sono attestate sepolture già dal VII secolo (ed utilizzata per il seppellimento dei Minori Osservanti almeno fino al 1848, malgrado il già operante divieto), la cripta, sottostante l'area presbiteriale, fu avviata con la ricostruzione della chiesa e sistemata verosimilmente nel 1770; L'ampio vano oblungo, perimetralmente scandito da nicchie e loculi, accoglie al fondo un altare in muratura sovrastato da una Messa Gregoriana in affresco; al di sotto vi è un ossario mentre a N un piccolo vano, contiguo ed alla medesima quota, parrebbe essere un colatoio; da un'apertura posta sulla parete S un prosieguo degli scavi archeologici potrebbe rinvenire l'assai probabile collegamento pristino con la limitrofa chiesa del Santo Carcere. XVIII - XIX (costruzione sagrestia) Rimasta poco danneggiata dal sisma del 1693, una contigua cappella, dedicata a San Berillo e poi demolita, conservò il presunto primo sarcofago della martire Agata fino alla ricostruzione della chiesa. Nel suo sito -secondo tradizione- o nell'immediata prossimità venne avviato nel 1728 per volere del Senato il vano oggi adibito a sacrestia: un corpo quadrangolare, giustapposto al fianco S dell'aula chiesastica e ad essa funzionalmente connesso, ultimato nel 1733; dotato di ordinati prospetti sul cortile di pertinenza, esso è opera di Giuseppe Palazzotto. Risalirebbe al 1829 la crociera che copre tale vano: essa giace al di sotto delle alte finestre tuttora visibili in esterno, le quali sottostanno all'originaria cupola ribassata in pietrame, immediatamente al di sopra della quale si dispone la copertura in coppi. 1722 - XIX (costruzione intero bene) La chiesa venne riedificata dal 1722 pressoché nelle stesse dimensioni ma ad aula unica, parzialmente traslata ad O rispetto alla precedente giacitura e verosimilmente sfruttando parte delle murature perimetrali della pristina basilica; i lavori dovettero protrarsi almeno fino alla metà del secolo XVIII, sotto ed oltre l'episcopato di Pietro Galletti (al 1761 sono attestati lavori all'altar maggiore). Il terremoto del 20 febbraio 1818 provocò il crollo di buona parte della volta e danni ai muri perimetrali e alla facciata, tosto riparati. Con la posa del pavimento in marmo nel secondo Ottocento la chiesa assunse la conformazione definitiva. XX - 1984 (lavori di restauro chiesa) Nella seconda metà degli anni Sessanta del secolo scorso, su progetto del rettore don Ugo Aresco e con l'autorizzazione del competente Ufficio diocesano, fu rimosso l'altare tridentino, dal riuso dei marmi e dell'apparato plastico del quale si ottennero i due altari laterali. Nell'arco 1983-84 si registrano taluni interventi conservativi a cura dell'allora Soprintendenza ai BB. AA. AA. AA. SS. della Sicilia Orientale. XX - 2002 (lavori di restauro intero bene) A seguito del sisma del 13/12/90, che arrecò danni consistenti onde la chiesa risultò inagibile, si avviarono gli ultimi e radicali restauri, curati dall'architetto Carmela Conticello e dall'ingegner Salvatore Liggieri sotto l'alta sorveglianza della competente Soprintendenza e conclusi nel 2002; la riapertura al culto è avvenuta il 12/01/03.

Galleria fotografica

Mappa - dove siamo

P. sant'Agata La Vetere - Catania (CT)

La scheda riporta dati errati o hai del materiale da inviarci?
Scrivi a redazione@diciamocisi.it