Chiesa di S.Agata

Corsetto S. Agata 27 - Brescia Vedi la mappa

Informazioni

La chiesa di S. Agata è sede di una delle più antiche parrocchie innalzate nel suburbio cittadino, fuori dalle mura. Ricostruita nel Quattrocento con linee gotiche, fu risistemata prima nel Cinquecento, poi nel Seicento e infine, più radicalmente, nel Settecento, quando le pareti interne furono completamente ricoperte di affreschi. Esternamente, la chiesa è visibile quasi del tutto, tranne che i lati nord della navata e dell'abside, ai quali sono addossati degli edifici residenziali di epoca medievale. Le linee generali sono estremamente semplici: la facciata è a capanna, retta da uno zoccolo in marmo alto più di sei metri nel quale si aprono, ai lati del portale, due oculi ciechi, chiusi durante i rifacimenti cinquecenteschi, con margine decorato da un giro di ovuli. Fra di essi si trova appunto il portale di epoca barocca, comunque di gusto classicheggiante, costituito da due colonne libere e quattro semicolonne, il tutto poggiante su alti plinti decorati e reggente un'alta trabeazione. Il portale è sormontato dalle statue di Sant'Agata al centro e Santa Lucia e Sant'Apollonia ai lati, opera di Antonio Calegari. Al di sopra del portale, invece, è posto un grande oculo centrale, residuo della ricostruzione gotica. Il fianco della navata è composto da una muratura di pietre appena squadrate, dalla quale sporgono i due contrafforti delle volte interne e i tre finestroni. Nella stessa fattura è realizzata l'abside, sulla quale si aprono i due alti finestroni decorati da una fascia di formelle in ceramica smaltata, quattrocentesche. Sulla linea di sottotetto è invece posta una pregevole fascia in cotto ad archetti trilobati decorati da foglie e teste di leone. Sul fianco sud dell'abside, inoltre, è visibile a terra un arco di marmo che anticamente costituiva lo sbocco del torrente Garza, sopra il quale era stato costruita l'abside. All'interno, la fitta comunione dei successivi stili e epoche architettoniche che hanno rimaneggiato la chiesa è molto più visibile rispetto all'esterno della chiesa. Caratteristica della chiesa di Sant'Agata è quella di essere molto elevata sul piano stradale: il portale esterno conta già ben dieci gradini, mentre il presbiterio è sopraelevato rispetto alla navata di altri nove, mediante una scalinata. Altra particolarità dell'interno della chiesa è la sua planimetria visibilmente storta: il presbiterio, infatti, è leggermente piegato verso sud. È verosimile ricondurre il tutto alle difficoltose e spesso imprecise tecniche costruttive medievali, ma numerose fontiritengono che si tratti di una caratteristica del simbolismo architettonico gotico, con la quale si vorrebbe rievocare in tale pianta asimmetrica la postura del capo reclinato di Cristo sulla croce. La chiesa si sviluppa su una pianta a navata unica, sul fondo della quale, mediante scalinata , si accede al presbiterio sopraelevato e all'annessa abside a fondo piatto. La navata è coperta da tre volte a crociera in successione, rette da grandi archi a sesto acuto di ampiezza pari a quella della navata e impostati su dei pilastri a fascio contro le pareti, decorati in epoca barocca da capitelli corinzi e relative basi architettoniche e trasformati così in pseudo-lesene. Dagli stessi pilastri hanno origine simili archi a sesto acuto che si sviluppano però lungo il muro perimetrale, generando degli incavi fra pilastro e pilastro dentro i quali, in epoca cinquecentesca, sono stati posti i vari altari laterali in stile rinascimentale. Gli stessi altari, oltretutto, presentano in sommità una balconata praticabile con balaustra, tutte poste alla stessa altezza, quasi a ricordo di un matroneo. Della stessa epoca è anche la grande struttura a tre arcate posta in controfacciata. Il presbiterio è, allo stesso modo, coperto da una volta a crociera e, similmente alla navata, anche qui il rifacimento barocco ha operato convertendo gli archetti pensili d'angolo di sostegno alla volta in curiosi pilastrini corinzi, quasi sospesi sulla muratura, a loro volt Impianto strutturale La chiesa di Sant'Agata si presenta in uno stretto connubio di due stili architettonici principali: il gotico nella struttura muraria interna, con pilastri a fascio, archi a sesto acuto e volte a crociera, e il barocco seicentesco nel rivestimento decorativo che ricopre completamente le pareti interne. A questi due stili, comunque, si affiancano anche il rinascimentale degli altari laterali e il più spinto barocco settecentesco nella cappella del Santissimo Sacramento. Un simile "palinsesto artistico" si trova anche all'esterno, con elementi gotici affiancati al portale barocco ed a rimaneggiamenti degli anni trenta del Novecento. La chiesa, dunque, mostra chiaramente, con una ben visibile stratigrafia, i vari interventi e rimaneggiamenti che l'hanno interessata nel corso dei secoli, fra i quali nessuno, fortunatamente, è stato così radicale o distruttivo da cancellare le forme e gli stili precedenti. Cappella La Cappella del Santissimo Sacramento, è situata al centro della fiancata sud della chiesa, è stata costruita a partire dalla metà del XVI secolo e, dopo un radicale rifacimento settecentesco, è stata ancora rimaneggiata nell'Ottocento da Antonio Tagliaferri che ha conferito la disposizione attuale delle statue e delle tele. L'altare, con paliotto intarsiato da Domenico Corbarelli, è decorato dalla Vergine addolorata e Cristo morto di Antonio Balestra come pala dell'altare, mentre altre tele sono opera di Giovanni Antonio Pellegrini e Giuseppe Tortelli. Vi è inoltre una statua di Santo Calegari il Vecchio raffigurante la Carità, specchiata a una Fede di ignota attribuzione.

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