Chiesa dell'Immacolata

V. Don Francesco Valentini - Campodenno Vedi la mappa

Informazioni

Orientata a nord, affiancata dal cimitero e posta ai piedi del paese di Lover, sulla strada che lo collega alla frazione di Segonzone, da esso ecclesiasticamente dipendente, la parrocchiale dell’Immacolata sorse tra il 1859 e il 1863 in sostituzione dell’antica curaziale di San Giorgio, esistente nel XV secolo e trasformata in edificio privato. La facciata timpanata presenta il portale architravato e una finestra a lunetta nel settore centrale, leggermente arretrato, un cornicione modanato e aggettante a mezza altezza nei settori laterali e un oculo al centro del frontone. Isolato sulla sinistra si eleva il campanile, con alta scarpa emergente a parallelepipedo, feritoie lungo il fusto marcato da cantonali sfalsati in finta pietra a vista, quattro monofore centinate allungate nella cella e copertura a cipolla. Le fiancate della chiesa sono simmetriche, ognuna caratterizzata dall’emergere del volume della cappella laterale, a pianta rettangolare e centrata da finestra a lunetta, seguita dall’ingresso secondario e da paraste di demarcazione della zona del presbiterio, anch’esso illuminato da una coppia di lunette; sul fianco destro si dispongono i corpi bassi e finestrati della sacrestia e della centrale termica, mentre l’abside semicircolare cieca chiude la costruzione. All’interno la navata unica è divisa in tre campate coperte da volte a botte unghiata e scandita dalla presenza di coppie di paraste addossate sorreggenti le arcate trasversali e longitudinali, raccordate dal marcapiano corrente perimetrale, con fregio sottostante dipinto a finto marmo. In corrispondenza della seconda campata le fiancate sono sfondate dalle due cappelle poco profonde, che ospitano gli altari minori, il fonte battesimale e un confessionale (a destra) e l’armonium (a sinistra). Due gradini conducono al presbiterio, introdotto da un ampio arco santo, mentre altri tre gradini elevano l’altare maggiore, dietro il quale si chiude il catino dell’abside. Pareti e volte della navata e del presbiterio sono ingentilite da dipinti murali realizzati dai pittori veronesi Zannoni e Rancani a inizio Novecento; la composizione sul catino absidale venne commissionata a Matteo Tevini nel 1935. Pianta Navata a pianta cruciforme; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside semicircolare. Facciata Facciata timpanata con il portale architravato e una finestra a lunetta nel settore centrale, leggermente arretrato, un cornicione modanato e aggettante a mezza altezza dei settori laterali e un oculo al centro del frontone. Zoccolo a intonaco rustico, finiture a intonaco tinteggiato. Prospetti Fiancate simmetriche, ognuna caratterizzata dall’emergere del volume della cappella laterale, a pianta rettangolare e centrata da finestra a lunetta, seguita dall’ingresso secondario e da paraste di demarcazione della zona del presbiterio, anch’esso illuminato da una coppia di lunette; sul fianco destro si dispongono i corpi bassi e finestrati della sacrestia e della centrale termica, mentre l’abside semicircolare cieca chiude la costruzione. Zoccolo perimetrale a intonaco rustico, finiture a intonaco tinteggiato. Campanile Torre isolata a pianta quadrangolare, elevata a sinistra della facciata, con accesso sul lato sud, alta scarpa emergente a parallelepipedo, feritoie lungo il fusto marcato da cantonali sfalsati in finta pietra a vista e quattro monofore centinate allungate nella cella, delimitata da cornici orizzontali; tetto a cipolla sormontato da globo e croce apicale. Struttura Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da volte a botte unghiata, cappelle laterali coperte da volte a botte semplice, catino absidale. Coperture Tetto a due spioventi sopra la navata e il presbiterio, a più spioventi sopra le cappelle, l’abside e i locali di servizio; struttura portante in legno, manto di copertura in lamiera metallica, anche sul campanile. Interni Navata unica divisa in tre campate e scandita dalla presenza di coppie di paraste addossate sorreggenti gli arconi trasversali e le arcate longitudinali, raccordate dal marcapiano corrente perimetrale, con fregio sottostante dipinto a finto marmo. In corrispondenza della seconda campata le fiancate sono sfondate da una coppia di cappelle poco profonde a pianta rettangolare, che ospitano gli altari minori, il fonte battesimale e un confessionale (a destra) e l’armonium (a sinistra); nella terza campata si aprono invece gli ingressi laterali architravati. Due gradini conducono al presbiterio, introdotto da un ampio arco santo, mentre altri tre gradini elevano l’altare maggiore, dietro il quale si chiude il catino dell’abside. Finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano dipinti murali. Pavimenti e pavimentazioni Pavimento in lastre di granito, integrato da una porzione di pavimento in piastrelle rettangolari in ceramica marrone, disposte in corsi paralleli sfalsati, dietro l’altare maggiore. Elementi decorativi Dipinti murali figurati e non dei veronesi Zannoni e Rancani e di Matteo Tevini ornano le pareti e le volte di navata e presbiterio, oltre che il catino absidale.

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