Chiesa della Ss.Trinità

V. Ss. Trinità - Casnigo Vedi la mappa

Informazioni

la chiesa circondata da prati, presenta il fronte principale rivolto liturgicamente verso ovest composto da un porticato aperto su due lati con cinque archi a tutto sesto in muratura (quattro in lunghezza ed uno in profondità) poggianti su colonne di pietra in stile toscano impostate su un muro ad opus incertum interrotto solo in corrispondenza dell'ingresso principale. Sopra il porticato è presente un volume chiuso con muratura intonacata coperto da tetto in legno a capanna. Sotto il porticato è presente l'ingresso principale, rialzato di due gradini, composto da dritti in arenaria squadrata. Accanto la muratura è decorata con affreschi ed il soffitto è caratterizzato da volte a crociera. Internamente l'edificio può essere ripartito in due parti: una prima parte quattrocentesca ed una seconda cinquecentesca. La prima presenta un impianto ad aula unica è lineare e di modeste dimensioni, ritmato da tre archi trasversali ad ogiva in pietra locale con tetto a capanna, travi a vista e tavelloni in cotto. Quest'aula era un tempo completata dal presbiterio dove era collocato un altare dedicato alla SS. Trinità, abbellito da un polittico della scuola dei Marinoni da Desenzano, oggi collocato sull'attuale altare maggiore. La parete sud presenta un ingresso, oggi murato, sovrastato all'esterno da un piccolo affresco raffigurante la SS. Trinità. Interessante l'elemosiniere in pietra locale di gusto molto antico, forse antecedente la costruzione dell'aula quattrocentesca e dotato di serratura originale provvista di doppio sistema di chiusura. La seconda parte venne realizzata in un periodo successivo al 1575 ed antecedente il 1596, l'ampliamento verté dell'aggiunta di una ulteriore aula che riprese, ampliandoli, i motivi architettonici della parte quattrocentesca. Le pareti laterali sono prive di decorazioni, fatta eccezione per un cornicione ligneo del Cinquecento che appare un recupero finalizzato ad interrompere l'andamento verticale delle pareti stesse. Sulle pareti, sino ad anni recenti, erano appesi quadri ed ex voto di buon valore artistico. Il pavimento in cotto a mattonelle quadrate è originale e, al centro di esso, è collocata la pietra tombale del sacerdote casnighese don Marino Giorgi, qui sepolto l'anno 1800. La porta di accesso all'aula è preceduta da un protiro datato 1612, con colonne in pietra arenaria e mensole che sostengono gli archi. Preesistenze nulla di certo è possibile dire circa l'epoca di fondazione del primo edificio sacro, per cui diventa fondamentale la data che si trova su un affresco raffigurante la Madonna, collocato all'interno dell'edificio sulla parete meridionale della parte più antica che recita: questa opera fu fatta da Lorenzo fu Antonio Zilioli da Casnigo 1491. Sappiamo poi che nel 1523 Papa Paolo III approvò, con bolla pontificia, l'erezione della Confraternita della Santissima Trinità. Le prime informazioni complete e dettagliate sul santuario risalgono, invece, alla visita apostolica del Cardinale di Milano, Carlo Borromeo, in data 10 ottobre 1575. In assenza di documentazione si può ipotizzare che l'edificio sia stato costruito in tre diversi momenti seguendo la direzione ovest-est, con variazioni in aumento dell'altezza e conseguente creazione di tre corpi ben distinti. Il corpo più antico, con ogni probabilità antecedente la data del 1491, oggi inglobato nel portico antistante l'entrata della chiesa, era una semplice edicola con altare in muratura rimosso in occasione dei restauri del 1967. Pavimenti e pavimentazioni la pavimentazione è in cotto originale a mattonelle quadrate disposte trasversalmente all'asse principale della chiesa. Coperture la chiesa presenta una copertura a due falde (capanna) con struttura in legno a vista e tavelloni in cotto e manto di copertura in coppi di laterizio. La copertura del presbiterio si presenta a volta unghiata dove ogni vela presenta piccoli costoloni in stucco decorati. Elementi decorativi Sulle pareti dell'aula quattrocentesca si trovano un ciclo di affreschi datati tra il 1491 ed il 1565. La maggior parte, riferibile agli anni 1511 e 1518, riporta anche la scritta dedicatoria ed il nome dell'offerente. Oltre alla SS. Trinità, incorniciata da eleganti polittici si raffigurano sovente i santi maggiormente venerati dagli antenati di Casnigo. Si segnalano in particolare due affreschi dedicati alla Madonna: uno raffigura la Madonna con Bambino e l'offerente, l'altro raffigura la Madonna con Bambino circondata dalla SS. Trinità, da Santi e da angeli che trasportano la Santa Casa di Loreto. In alto sulla parete destra è presente l'organo, la cui origine antica è desumibile dalla fattura delle canne, dalle manette dei registri e da altri particolari. La cassa in legno lavorato riportante la data 1792, racchiude lo strumento composto da venticinque canne in stagno. Sotto la cantoria dell'organo sono appesi dei ceppi che rappresentano tutto quanto rimane in loco degli ex voto che ricoprivano le pareti. Sul timpano dell'arco trionfale che conclude l'aula cinquecentesca, sopra l'arco trionfale a tutto sesto che definisce l'abside, è dipinto un grande affresco di ben trentanove metri quadri raffigurante il Giudizio Universale, in cui appaiono centinaia di figure che lo rendono oltremodo suggestivo. Il dipinto può essere suddiviso in due sezioni. In quella bassa, soprastante l'altare dell'Annunciazione, è raffigurato il momento della resurrezione dei corpi con la pesatura delle anime ad opera dell'arcangelo Michele, ai cui piedi è accucciato il demonio nell'atto di posare il proprio gomito sul piatto della bilancia. I buoni vanno verso il Paradiso, dove li attendono la SS, Trinità, la Madonna ed una schiera di santi riconoscibili per i simboli che reggono in mano. Tutti gli altri si avviano curvi verso l'Inferno, rappresentato nella parte bassa soprastante l'altare di S. Marco. Qui, ad attenderli vi è una bocca mostruosa che li ingoia e sopra di cui appare la scritta MAI. Fra i dannati compaiono distintamente vescovi e papi. Il polittico presente nel presbiterio viene citato nella visita apostolica di Carlo Borromeo del 1575 come ancona dell'altare maggiore della chiesa tardo quattrocentesca. Dotato di una cornice finemente intagliata, decorata e coronata dalla figura del Padre Eterno, si compone di sei scomparti disposti su due ordini. Nello scomparto centrale inferiore vi è l'immagine della SS. Trinità, mentre nei due scomparti laterali, a figura intera, troviamo S. Pietro da Verona e S. Defendente. Nell'ordine superiore dello scomparto centrale, fra due angeli adoranti, vi è raffigurata una Madonna del latte, mentre nei due laterali si trovano S. Giovanni Battista e S. Stefano protomartire. Pianta la chiesa presenta una pianta rettangolare a navata unica suddivisa in due porzioni entrambe ripartite in tre campate; la prima porzione, posta dopo il fronte principale, è visibilmente più stretta della seconda. Il presbiterio presenta una pianta quadrata.

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V. Ss. Trinità - Casnigo (BG)

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