Chiesa della Ss. Annunziata

P. S. Annunziata - Ispica Vedi la mappa

Diocesi di Noto

Informazioni

STORIA La chiesa della SS. Annunziata fu costruita tra il settecento e gli inizi del novecento in seguito al terremoto del 1693 che distrusse l’antico tempio preesistente all’interno del castello della forza. La prima pietra della nuova chiesa fu posta il 21 ottobre 1703 e i lavori durarono oltre 15 anni, grazie ai contributi soprattutto del principe Francesco V Statella, allora feudatario in carica dello Stato di Spaccaforno (l’antica Ispica), al quale si deve anche la ricostruzione di gran parte della città e delle altre chiese. Nel gennaio del 1727 un altro sisma colpì l’arcata maggiore che venne rifatta per evitare il crollo. Nel 1869, durante il Martedì Santo, cadde il prospetto della chiesa che fu ricostruita dal capomastro Carlo Di Gregorio. I lavori durarono circa otto anni prevedendo la costruzione del campanile. Nel 1960 la facciata venne arricchita con una statua in calcare dell’ Annunciazione, opera dello scalpellino ispicese Giuseppe Nobile, collocata nella parte superiore della facciata. DESCRIZIONE La chiesa custodisce uno dei più completi e splendidi cicli di stucchi del ragusano, attribuiti al palermitano Giuseppe Gianforma, lo stuccatore più importante del Settecento siciliano. I grandi pannelli di stucchi, tredici in tutto, databili alla metà del XVIII secolo, ricoprono sia la volta della navata centrale, che quelle del transetto, le cappelle, il presbiterio e la parte sommitale dei pilastri. Gli altorilievi riproducono scene dell’Antico e Nuovo testamento e si presentano monocromatici su fondo azzurro. Sull’altare maggiore è posta una tela dell’Annunciazione del Settecento. Il dipinto, del 1544, è attribuito al pittore Vito D’Anna. Nell’altare destro del transetto è custodito il gruppo statuario del Santissimo Cristo con la Croce, in cartapesta e settecentesco. Nell’altare sinistro è custodita l’immagine del Cristo Risorto. Entrambe queste statue sono oggetto di particolare devozione durante la Settimana Santa di Ispica. La chiesa custodisce un’Urna Reliquiaria del 1738, la Sacra Cassa, in cui sono conservate le reliquie di diversi Santi e la “Santa Spina”, un frammento della corona intrecciata dai romani e messa sul capo di Cristo. Questa viene portata in processione per le vie del paese durante l’ultimo Venerdì di Quaresima, prima della Via Crucis Vivente. All’interno della chiesa è anche possibile ammirate un grande dipinto (cm 250×200), olio su tavola del 1550, attribuibile a Francesco Cardillo; in questo viene raffigurata l’Annunciazione con richiami stilistici “antonelliani”. All’interno della Sacrestia è custodita una tela raffigurante “Sant’Andrea Avellino” : il dipinto è uno dei rari esempi di pittura seicentesca dell’area iblea ed è attribuito forse ad un allievo della scuola del Caravaggio o addirittura al Caravaggio stesso.


Descrizione e/o foto tratte da www.cosmoibleo.com

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