Chiesa della Madonna del Bosco

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Informazioni

Il santuario della Madonna del Monte o Madonna del Bosco si trova sul contrafforte settentrionale della cresta del Pizzo d'Uccello dal quale dipende l'abitato di Equi Terme. La boscosa montagna, erta ed impervia, apparteneva alla Comunità che la utilizzava per il pascolo e la coltura del bosco: da qui la miracolosa apparizione a due pastorelle, avvenuta il 7 giugno 1608, e la devozione popolare alla Vergine ancora oggi sentita. Il fabbricato compare all'improvviso con la facciata rivolta ad oriente appoggiato ad un pianoro roccioso, in gran parte artificiale, conquistato faticosamente all'asperità del sito. Raggiungendo il presbiterio dall'esterno si passa infatti tra il muro meridionale del santuario e la parete rocciosa scavata appositamente per ampliare il pianoro che doveva ospitare l'edificio. Si tratta di un fabbricato dal prospetto a capanna originariamente intonacato, con un oculo circolare, assiale rispetto al portale in marmo ed alle due finestrelle laterali poste in basso, appena sopra i sedili in pietra che accolgono l'affaticato visitatore. Un portico costruito, per volere della popolazione, nel 1954, in cemento armato, altera la facciata che, in questa parte, è privata dell'intonaco. L'interno è un esempio pregevole di architettura giunto ad oggi privo di modifiche e alterazioni. Si tratta di un'aula rettangolare coperta da una volta a botte lunettata che l'ordine gigante di tipo toscano scandisce in tre campate contenenti le arcate delle cappelle. Il presbiterio è un corpo esterno alla parete di fondo dell'aula che si apre nella misurata proporzione dell'arco trionfale generatore della volta a crociera che ricopre il vano. La parete di fondo contiene il dossale in stucco con l'immagine della Vergine ai lati del quale su mensole marmoree si collocano le statue di Sant'Antonio e San Francesco. Questa composizione è parte integrante dell'architettura dell'altare maggiore, con il paliotto in marmi policromi, di gusto ligure. Le tinte color pastello dell'essenziale decorazione interna si legano con le proporzioni architettoniche dell'edificio rendendone armonioso l'insieme. Facciata La facciata a capanna, priva di guscio di coronamento, era originariamente intonacata anche nella parte bassa dove è stato inserito il portico in cemento armato. In questa zona è stata riportata alla luce la sottostante pietra e gli spigoli sono stati rifiniti con anteridi. Il portale con stipiti ed architrave in marmo è bordato da una semplice cornice, al di sopra si legge la data dell'apparizione. Gli elementi compositivi del prospetto sono quelli tipici degli oratori o dei santuari isolati: portale centrale fiancheggiato da finestrelle laterali, sedili per l'accoglienza del visitatore, che può contemplare l'interno anche con l'edificio chiuso; un'apertura ad oculo, posta in asse, all'altezza delle volte, per illuminare l'interno. Presso lo spigolo destro si trova una piccola campana. Il portico è formato da quattro pilastri in cemento armato due dei quali ravvicinati al centro, sostengono un'architrave sul quale s'incastra il solaio piano coperto con tegole alla marsigliese. Impianto strutturale L'impianto strutturale è generato da una base rettangolare, con la dimensione longitudinale prevalente su quella trasversale, chiusa sul perimetro dalla muratura portante specchiata, con articolazione in corrispondenza del presbiterio. La copertura a volta prevista fin dall'inizio della progettazione ha comportato l'impiego di muri perimetrali idonei a sostenere il peso della volta a botte lunetta, a tutto sesto, utilizzando il sistema dell'ordine gigante con trabeazione continua in modo da formare un piano omogeneo per impostare l'arco della superficie voltata e delle lunette finestrate. L'ordine principale permette di contenere le nicchie rettangolari o cappelle, all'interno di tre campate uguali, irrigidite dalle paraste contrapposte quali articolazioni solidali e ben calibrate della muratura perimetrale senza il bisogno di ricorrere a contrafforti esterni, per ripartire il peso della volta. Le pareti corte del vano, poste all'estremità della volta chiudono il volume dell'aula e ne consolidano la struttura trasversale, già integrata con catene in ferro, poste a distanza costante, in corrispondenza delle reni della superficie curva. Il presbiterio trova in questo caso il suo spazio all'interno di una bucatura contenuta nella parete di fondo in modo da non indebolire gli spigoli della scatola muraria generando l'arco trionfale, dall'ampia ghiera e le dimensioni del vano rettilineo, coperto a crociera su base quadrata, che ospita l'altare ed il coro. Pianta La pianta dell'edificio è ad aula rettangolare con presbiterio rettilineo, animata soltanto dai contenuti salienti delle lesene addossate alle pareti che ripartiscono ritmicamente lo spazio in tre campate. L'arco trionfale coincide con la parete dell'aula opposta all'ingresso e si colloca assialmente con un'apertura pari alla metà del vano. Tale dimensione, in questo caso, coordina anche la profondità del presbiterio coperto da una volta a crociera. L'insieme presenta un'armonica configurazione spaziale. Struttura La struttura dell'edificio è in muratura portante, composta da elementi di varie dimensioni allettati con abbondante malta e da bozze speciali utilizzate nelle testate d'angolo. La struttura è completamente intonacata sia all'interno che all'esterno salvo la parte rimossa sotto il porticato. Si osserva una differenza di applicazione, funzionale alla gerarchia architettonica dei prospetti. Il fronte principale presenta una finitura in arenino con tracce della precedente coloritura mentre nei retrostanti lati è presente una intonacatura più rustica. Le volte in muratura a tutto sesto sono costruite con materiale lapideo ed incatenate trasversalmente in corrispondenza di ciascun pilastro. Il portico è formato da quattro pilastri in cemento armato che sostengono un solaio piano incastrato nella facciata. Coperture La copertura è a due spioventi, con manto di tegole alla marsigliese, in sostituzione della precedente in piagne, distrutta da un proiettile bellico nell'aprile del 1945. Questa copertura e' sostenuta da una struttura lignea appoggiata alle sottostanti volte; si sviluppa sul livello più alto dell'aula, su quello inferiore del presbiterio e anche, con una modestissima inclinazione, sul porticato addossato alla facciata. Sono gravemente carenti, ammalorati ed in alcune parti mancanti i canali di gronda ed i pluviali in zinco. Infiltrazioni di umidità dall'alto s'individuano in corrispondenza dell'arco trionfale mentre fenomeni di risalita, causati anche dal cattivo funzionamento dello scarico delle acque meteoriche provenienti dalla copetura sono visibili nelle murature perimetrali contro monte. Pavimenti e pavimentazioni Il pavimento dell'aula è realizzato con mattonelle di graniglia di marmo chiaro e scuro disposte a losanga su file parallele. Elementi decorativi La chiesa è dipinta con colori chiari che tendono a mettere in risalto le membrature strutturali dell'aula, paraste con finti marmi, fregio rosato, cornici e ghiere color panna, fondi verde marcio, mentre la volta è dipinta di azzurro. Nella prima campata a sinistra si trova un bassorilievo marmoreo, datato 1706, gia' collocato all'esterno, raffigurante l'apparizione della Vergine alle due pastorelle ed un'ode di ringraziamento. Elementi lignei E' notevole il pulpito semiesagonale, accessibile tramite una scala removibile, con parapetto scandito da paraste ioniche angolari e specchiature incorniciate. Una di queste contiene l'immagine di un pellegrino che stringe al petto il grande cappello circolare. I colori pastello richiamano quelli delle pareti alle quali è addossato. È sostenuto da una struttura ad arco che aveva anche la funzione di confessionale.

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