Chiesa del Sacro Cuore di Gesù

P. Regina Elena - Santa Venerina Vedi la mappa

Informazioni

La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Santa Venerina, nacque dall’esigenza di accogliere il gran numero di fedeli del paese che già nella prima metà del XIX secolo sovraffollavano la preesistente e settecentesca chiesa matrice di “S. Venera”. L’inizio della sua costruzione avvenne nel maggio del 1875 e, per volere del papa Pio IX, l’edificio fu dedicato al Sacro Cuore di Gesù, della cui devozione risultò essere il primo in Sicilia. L'edificio internamente, si presenta a pianta basilicale a croce “incussa”. E' diviso in tre navate. Il transetto interrompe l’assialità della navata con un imponente incrocio su poderosi pilastri che tramite pennacchi sferici conducono al tamburo. Sul transetto si aprono due absidi laterali delle quali: la destra è dedicata al SS. Crocifisso e la sinistra è dedicata al SS. Sacramento. Un profondo presbiterio con volta a botte precede l’altare e l’abside centrale la cui lunetta è anch’essa affrescata come sopra descritto. Le cromìe vivaci e le tempere murali conferiscono al monumento particolare valore dal punto di vista storico artistico. Prospetto principale L’architettura della facciata è tripartita in tre ordini: in stile composito il primo, in stile corinzio gli altri due. Al primo ordine sei possenti paraste in pietra calcarea lasciano intuire la suddivisione interna a tre navate. Da questo fronte avanzano quattro colonne costituenti uno “pseudo-pronao” che introduce al portale della navata centrale. Il portale è incorniciato da un protiro la cui trabeazione culminante con un fregio a rilievo, è sostenuta da due colonne e conclusa da un timpano arcuato interrotto. Gli ingressi delle navate laterali sono sormontati da due oculi ovali che servono ad illuminarle. Al secondo ordine quattro paraste e quattro colonne, (insistenti sulle sottostanti), sorreggono la trabeazione ed incorniciano un arco centrale sostenuto da due paraste tuscaniche. All’interno dell’archivolto è alloggiato un orologio, tra le due paraste trova posto una grande finestra lucifera con balaustrina a mò di parapetto. Due eleganti volute raccordano il secondo ordine all’attico del primo. Vita difficile ha avuto il terzo ordine il quale, come sopra accennato fino al secondo dopoguerra presentava una struttura campanaria elegantemente proporzionata secondo i canoni dell’architettura classica, infatti quattro paraste corinzie formavano una loggia “serliana” costituita da una apertura centrale arcuata e da due laterali architravate. Tale sistema di trabeazione era sormontato da una trabeazione che si concludeva con un timpano triangolare. Demolita tale loggia a seguito del terremoto del 1952 (come descritto nei cenni storici) la riedificazione di questa avvenne in c.a. Confrontando l’attuale loggia campanaria con una fotografia della sua antecedente del 1904, appare evidente che qualcosa sfuggì al controllo progettuale, per cui al timpano triangolare fu sostituita una chiusura ad attico, sopra la trabeazione, ed il verticalismo della facciata risultò ancora più accentuato dal coronamento piramidale che si conclude con la statua del Sacro Cuore. L’intero terzo ordine risultò ulteriormente innalzato da tale operazione non verificando più i rapporti proporzionali che regolano gli altri due ordini. Impianto strutturale Questa è divisa in tre navate; le laterali sono separate dalla principale tramite sei arcate poggianti su pilastri che presentano verso l’interno del tempio mirabili paraste in finto marmo di ordine corinzio. Subito dopo la trabeazione di queste si innalzano le pareti finestrate della navata centrale, esse formano delle lunette intersecanti la stupenda volta a botte (dipinta con tempere murali) che conclude la navata. Il transetto interrompe l’assialità della navata con un imponente incrocio su poderosi pilastri che tramite pennacchi sferici conducono al tamburo. Sul transetto si aprono due absidi laterali delle quali: la destra è dedicata al SS. Crocifisso e la sinistra è dedicata al SS. Sacramento. Un profondo presbiterio con volta a botte precede l’altare e l’abside centrale la cui lunetta è anch’essa affrescata come sopra descritto. Le navate laterali sono costituite da sei campate quadrangolari di 5,15*5,40 la cui struttura di elevazione è formata da pilastri collegati da arcatelle a tutto sesto sulle quali impostano tramite pennacchi sferici altrettante cupolette. Le cromìe vivaci e le tempere murali conferiscono al monumento particolare valore dal punto di vista storico artistico.

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P. Regina Elena - Santa Venerina (CT)

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