Chiesa del Corpus Domini

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Diocesi di Milano

Informazioni

Notizie storiche. 1895 (preesistenze intero bene) La chiesa provvisoria dei Carmelitani fu ricavata in un padiglione dell'Esposizione Universale. Descrizione. Il complesso ecclesiastico, orientato a nord ovest, è costituito da una basilica superiore ed una inferiore, caratterizzate da uno stile eclettico, di orientamento romanico-bizantino rivisitato con il gusto liberty proprio del periodo di costruzione. La facciata principale, sopraelevata tramite una imponente scalinata è rimasta incompiuta in ammattonato a vista. Si presenta a salienti, con triplice portale architravato in pietra con portoni in rame lavorati a sbalzo, opera della scuola del Beato Angelico. Al posto del rosone centrale che doveva dominare il fronte è presente una monofora con una vetrata artistica rappresentante l'ultima cena. I tre portali e la monofora superiore sono contenuti in un grande sfondato ricavato da una grossa strombatura ad arco tutto sesto che interessa gran parte della porzione centrale della facciata. I prospetti laterali sono costituite da pareti in laterizio a vista interrotte dalla sporgenza delle tre cappelle per lato e dai prolungamenti del transetto che si sviluppano negli ambienti della sacrestia a sinistra e della cappella del S. Suffragio a destra. In queste sporgenze si aprono quattro bifore e due monofore per pareti. La navata centrale è illuminata da sei oculi aperti sulla porzione di muratura superiore. Internamente la chiesa è a tre navate, con quelle laterali ridotte ad ambulacri coperti da volta a botte e sopraelevati di tre gradini, che proseguono nel deambulatorio absidale. La navata centrale, coperta con un cassettonato in cemento armato dipinto, risulta divisa dalle laterali tramite otto pilastri per lato ad impianto quadrangolare che sorreggono alternativamente sei architravi e sei arconi a tutto sesto. L'arco trionfale, cui corriponde un altro grande arco in facciata , è incorniciato da due alte pareti curve dalle quali sporgono gli amboni. Gli interni sono decorati dal pittore Eugenio Cisterna e dell’architetto carmelitano frate Bernardo Arosio. Tramite due scale opposte tra loro e ortogonali allo sviluppo del complesso si scende nella chiesa inferiore, che ha il piano di calpestio di tre metri sotto il livello stradale. Una sorte di endonartece dà accesso, tramite una porta vetrata, alla chiesa inferiore che ha simile impianto della basilica, ma di altezza decisamente più contenuta e meno ricca di decorazioni. Le tre navate sono scandite da pilastri ottagonali in pietra che sostengono archi a sesto ribassato e su cui si impostano le volte a crociera costolonate ribassate. Sopra l’altare maggiore campeggia una vetrata a colori, col monogramma costantiniano. Nell'abside la parte decorativa è tenuta dall'ostia raggiante, attorno alla quale danzano, leggere figure di serafini; sotto dodici pecorelle, simbolo dei fedeli, partenti da Gerusalemme e dirette all'altare.


Descrizione e/o foto tratte da www.chieseitaliane.chiesacattolica.it

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