Chiesa del Carmine

P. Giacomo Matteotti - Modica Vedi la mappa

Diocesi di Noto

Informazioni

STORIA La chiesa di Santa Maria del Carmelo, detta “del Carmine”, in precedenza chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, fu edificata nel XIV secolo in seguito all’arrivo dei Carmelitani in città. Il Convento, annesso alla chiesa, fu edificato fra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento. L’edificio è uno dei pochi monumenti di Modica che ha resistito al terremoto del 1693 e mantiene caratteristiche di gotico chiaramontano. Risale al 2006, invece, durante lavori edili di sgombero, il ritrovamento da parte di un privato, proprietario di un locale attiguo alla chiesa sul lato di via Pellico, di un altro portale gotico di fine Trecento, che costituiva l’ingresso dalla navata ad una delle cappelle laterali, poi venduta a privati. Altri lavori di recupero hanno portato anche al rinvenimento di una cripta sotterranea, colma di ossa, probabili reliquie dei monaci carmelitani. DESCRIZIONE Il prospetto della chiesa del Carmine, salvatosi dal terremoto del 1693, è impreziosito da un pregevole portale in stile tardo gotico chiaramontano di fine del Trecento, sovrastato da un rosone francescano con dodici raggi, molto prezioso perchè uno dei rosoni più integri e pregiati dell’intera Sicilia. Le parti superiori della facciata e del campanile sono state aggiunte successivamente al terremoto e sono in stile barocco. Il portale d’ingresso è ad arco a sesto acuto, leggermente strombato e definito da fasci di colonne laterali; è decorato con capitelli con motivi floreali. A sinistra della facciata si erge l’originario campanile a tre ordini interrotti da fasce trasversali con le rituali feritoie. L’interno è ad una navata. Sul lato destro è presente una cappella dalla quale si accede dall’abside attraverso un ricco portale a sesto acuto con pilastrini; la volta interna è a crociera ogivale con costoloni e con un fregio scolpito sulla chiave di volta. Sulle sue pareti sono visibili i resti di un affresco: La Trinità, il volto di Maria con il Bambino, i resti di un panorama di città. Su un’altra parete sono visibili i calzari di alcuni personaggi. La cappella può essere datata alla fine del XV secolo e il suo pavimento ricopre una cripta funeraria, visibile attraverso una botola.


Descrizione e/o foto tratte da www.cosmoibleo.com

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