Chiesa dei S.Pietro e Paolo Apostoli

C. Roma - Carmagnola Vedi la mappa

Informazioni

La Chiesa presenta uno stile architettonico di ispirazione romanica, che subisce l'influenza di altre espressioni stilistiche, non ultima quella gotica, con la quale condivide, a tratti, i mezzi espressivi. Si presenta a tre navate, senza transetto, con quella centrale doppia rispetto alle navate laterali e con dieci cappelle lungo i due lati. A capo delle navate laterali si trovano la cappella del Santo Rosario e la cappella dell'Immacolata; a capo della navata centrale, l'altare maggiore con le vetrate policrome dell'abside, realizzate su disegno del Gallo. La facciata, una volta in mattoni, è stata ridisegnata su progetto dell'Ing. Ragazzoni, nello stile che si può ammirare ancora oggi, grazie al restauro conservativo del 1994. pianta Si presenta a tre navate, senza transetto, con quella centrale doppia rispetto alle navate laterali e con dieci cappelle lungo i due lati. interni Impianto gotico ancora leggibile con volte a crociera. L'interno si presenta a tre navate senza transetto con volte a crocera; lungo le navate laterali sono disposte cinque cappelle e due si trovano in testa, con l'altare maggiore al centro; vetrate policrome adornano la zona absidale nella quale è collocato il coro, opera dei fratelli Detifner di Savigliano. facciata La facciata, un tempo in mattoni a vista, nel 1894 è stata restaurata ed abbellita da guglie e da un rosone centrale. I tre portali di accesso sono sormontati da lunette decorate da motivi ornamentali con sfondo dorato. Quello centrale è incorniciato da un arco a sesto acuto mentre quelli laterali sono sormontati da bifore. campanile Il campanile in muratura a vista, si sviluppa su più livelli con la presenza di archi. altare maggiore Dedicato ai SS. Pietro e Paolo, è impreziosito con stucchi e marmi pregiati. Alle pareti laterali spiccano i due affreschi del Molineri che raffigurano il martirio dei Santi Pietro e Paolo. Nella zona dell'abside, ornata da tre vetrate policrome, troviamo il Coro, intagliato nel 1590 dai Fratelli Detifner di Savigliano, e l'organo con 3000 canne. Tutto l'insieme dell'Altare riprende le caratteristiche della chiesa stessa quali la sobrietà dei decori e l'austerità delle forme. cappella dedicata al Beato Giovenale Ancina Di mano anonima è il dipinto che vi si trova, sul quale è raffigurato un santo nell'atto di predicare. Sullo sfondo si apre un paesaggio che potrebbe essere quello della città di Carmagnola protetta dall'alto dal Cristo raffigurato con la Croce e un Angelo. Ad ornamento della struttura sono stati utilizzati il marmo con venature verdi e grigie e l'alabastro. Nella cappella si trova anche una statua di legno dipinto che raffigura San Giovanni Bosco. cappella dedicata a San Francesco d'Assisi È del 1922 il quadro che raffigura S. Francesco nell'atto di deporre Gesù dalla croce. Completano la scena due putti che sorreggono la Bibbia. cappella dedicata alle anime del Purgatorio Luogo di preghiera della Compagnia del Suffragio, che si è sciolta negli anni Sessanta. Il quadro, chiuso tra due colonne di marmo venato grigio, rappresenta il "Suffragio dei giusti verso le anime del Purgatorio" Al centro un angelo versa l'acqua con una brocca, come segno di purificazione, verso le Anime. cappella dedicata al S. Cuore di Gesù Viene consacrata nel 1957. Mostra uno stile di chiara ispirazione barocca impreziosito dalla statua del S. Cuore, in marmo bianco con una ricca lavorazione nel panneggio. Fa da cornice una decorazione a forma ovale, che ci ricorda l'ondulazione della valva di una conchiglia. Nella teca sotto l'altare è posto il corpo di un Santo, forse S. Clemente. cappella dedicata a S. Antonio Abate Molto cara alla popolazione contadina di Carmagnola e dei Borghi, è priva di decorazioni particolari e contiene il dipinto del Santo. cappella dell'Immacolata Concezione Anticamente dedicata al SS. Sacramento, nel 1630, in occasione del secondo voto dei Carmagnolesi per la cessazione della pestilenza, viene consacrata alla Vergine Immacolata. Al centro è custodita la statua della Madonna intagliata dallo scultore Enaten nel 1637. Sulle pareti spiccano i due quadri che raffigurano i voti del 1522 e del 1630 realizzati dal Vacca e dal Monticone nel 1810. La volta è stata riccamente decorata dal Gonin nel 1863. cappella del Santo Rosario È stata eretta nel 1559 per il Voto del 1522 in onore dell'Immacolata Concezione; in seguito però viene dedicata alla Madonna del Rosario. Sulle pareti laterali due quadri, probabilmente risalenti agli inizi del '700, raffigurano due diverse Natività. cappella dedicata S. Filippo Neri Al centro della cappella si erge la statua dorata del Santo e ai lati di essa si scorgono le sculture rappresentanti S. Giuseppe Cottolengo e S. Giovanni Bosco. Vi è anche il quadro delle carmagnolesi Beata Enrichetta Dominici e della Beata Suor Francesca Rubatto. cappella del crocifisso Il quadro raffigura Cristo crocifisso, opera su tela del 1677 dipinta dall'artista Ludou Telesius. Ornano la cappella marmi e stucchi. cappella dell'Angelo custode Decorata da doppie colonne in marmo rosso venato con capitelli dorati in marmo grigio, è una delle cappelle più originali della Collegiata. Al centro domina un dipinto, di mano anonima, che ritrae un Angelo Custode, che protegge la città di Carmagnola. Sullo sfondo, infatti, si intravedono le mura medievali ed i campanili delle chiese di S. Agostino e S. Filippo. cappella della Sacra Famiglia Due i quadri presenti in questa cappella: l'uno raffigura la morte di San Giuseppe, l'altro, rappresenta la Sacra Famiglia, nella quale compare anche S. Anna. Si tratta di una pregevole opera di Ottaviano Trombetta realizzata nel 1686. cappella del Battistero Decorazioni di stucchi e marmi preziosi ornano quella che anticamente era la Cappella del SS. Sacramento, successivamente restaurata ed adattata per il Fonte battesimale. Fa da sfondo un dipinto di origine seicentesca che rappresenta la Deposizione di Gesù, mentre al centro si può ammirare l'antichissima colonna (forse di origine romana) con vasca di marmo bianco sormontata da un tempietto con cupola in bronzo dorato. È stata donata all'Arciprete Canonico Giuseppe Pipino in occasione del suo ingresso parrocchiale, avvenuto il 31 marzo del 1957. organo Nel 1956 viene realizzato quello che è l'organo attuale, sistemato dietro l'altare maggiore, in corrispondenza del coro. L'organo viene elettrificato e dotato di nuovi registri e di una nuova consolle mobile. Le due tastiere , per complessivi 61 tasti, e la pedaliera concavo - radiale, di 32 note, comandano circa 3000 canne. I registri sono azionati da placchette a bilico, allineate frontalmente al di sopra della seconda tastiera. Nel 1990, infine, viene realizzata, ad opera della Ditta Krengli di Novara, una seconda consolle collocata sull'altare maggiore.

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