Chiesa dei S.Pietro e Bartolomeo Apostoli

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Informazioni

la chiesa di Arlia ai trova nel nucleo più alto dell'abitato situato sulla mezzacosta della sponda destra del Rosaro, diretta ai passi del Cerreto e dell'Ospedalaccio, controllati ancora nel secolo XII dal monastero di San Prospero di Reggio Emilia di cui anche la cappella di Arlia era una cella. La chiesa antica, citata nei documenti medievali, si trovava a nord dell'abitato, nei pressi del cimitero, lungo una strada che procedeva in direzione dei prati della Comunità. Fra il 1830 ed il 1840, forse a seguito del sisma del 1837, un nuovo edifico fu costruito all'interno del centro abitato, dove attualmente si trova. Affaccia su un piccolo sagrato panoramico semicircolare sostenuto da robuste ed alte mura, realizzate per mitigare il declivio molto accentuato del colle. Il pianoro così realizzato ospitò oltre alla chiesa anche la casa canonica che affianca, sul lato meridionale, il semplice volume coperto a capanna del sacro edificio. L'impianto fu realizzato utilizzando un modello sostanzialmente settecentesco: aula rettangolare, con lato maggiore pari al doppio del minore, ripartizione in tre campate equivalenti, coperte da volte a crociera scandite da arcate incatenate in senso trasversale. Al di sopra delle volte fu collocata la copertura a capanna dichiarata anche dalla semplice facciata intonacata, ornata da un sobrio portale in macigno, a cornice continua, sormontato da fregio e gocciolatoio. L'interno è completamente dipinto con ampie superfici monocromatiche a tinte fredde delimitate da modanature architettoniche bianche con specchiature ocra che fingono il catino absidale e la cantoria. Nella crociera centrale sono raffigurati i Quattro evangelisti mentre sulle pareti si completano le architetture degli altari. Al presbiterio rettilineo si addossa la torre campanaria, a base quadrata, con cella campanaria aperta da quattro fornici a tutto sesto e copertura piana Preesistenze lungo la strada che conduceva al crinale spartiacque tra Rosaro e Taverone si trovava la chiesa medievale di San Pietro adiacente al cimitero tutt'ora utilizzato. La chiesa fu trasferita all'interno dell'abitato dopo l'evento franoso che distrusse l'edificio antico Facciata la facciata della chiesa di Arlia, semplicemente intonacata priva di coloriture e modanature, presenta una pagina uniforme, chiusa dal frontone triangolare al centro del quale si apre una piccola apertura cruciforme. Una finestra rettangolare inserita all'interno di un'asola quadrata, sormontata da una semplice cornice disposta a capanna, occupa la parte mediana del prospetto corrispondente alla volta interna. Il portale disposto in asse con il vano è un semplice manufatto composto da elementi in arenaria di uguale larghezza, dalla superficie bocciardata, disposti in modo da formare la cornice continua dell'apertura sormontata poi da un fregio, anch'esso liscio, chiuso sul lato superiore da una cornice gocciolatoio Impianto strutturale l'impianto strutturale dell'aula, generato da una pianta rettangolare con la base minore circa un mezzo della maggiore, si compone di muri perimetrali rettilinei ed è coperto con volte a crociera. Le strutture verticali sono irrigidite da lesene disposte a distanza regolare in modo da definire tre campate, l'ultima delle quali accoglie il presbiterio rettilineo e privo di abside. Sul lato meridionale si affianca, per circa due terzi della lunghezza, il volume della casa canonica a due piani, mentre la torre campanaria si innesta in prossimità dello spigolo settentrionale del presbiterio. Quest'ultimo è, a sua volta, affiancato da un vano rettangolare coperto da volta a botte, con accesso indipendente Pianta l'aula rivolta a nord-est è scandita in tre campate rettangolari l'ultima delle quali contiene il presbiterio animato dalla prospettiva dipinta che incornicia l'immagine del Patrono nell'atto di ricevere le chiavi. Il lato settentrionale del presbiterio è stato affiancato da un vano rettangolare che, a seguito dell'abbattimento della parte inferiore della parete perimetrale, ne amplia lo spazio mettendolo in comunicazione anche con l'esterno tramite una porta collocata nel lato minore. L'aula è illuminata da finestroni contrapposti collocati al centro delle lunette. Nella campata di mezzo trovano posto due altari, uno dei quali assai pregevole, dedicato alla Vergine del rosario Presbiterio il presbiterio occupa l'intera campata terminale e contiene l'altare situato ad una certa distanza dalla parete di fondo in modo da lasciare spazio ad un coro ligneo di cui è rimasto soltanto lo scranno centrale, affiancato dalla porta che permette l'accesso alla torre campanaria. A destra si trova la porta della sacrestia, collegata alla casa canonica, mentre a sinistra lo spazio del vano si amplia oltre il perimetro dell'aula, in corrispondenza del volume aggiunto Struttura la struttura dell'edificio è in muratura portante di pietrame sbozzato, murato a calce ricoperto da intonaco su tutte le facciate. Lo sporto della gronda è rettilineo ed anch'esso intonacato Coperture la copertura dell'edificio è a due spioventi, con manto di tegole alla marsigliese, sostenuto da struttura lignea appoggiata sui lati lunghi della scatola muraria, al di sopra della struttura voltata Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell'aula compone tre tipi di marmo: rosso, bianco e nero, all'interno di un motivo geometrico di forme rettangolari e quadrate, separate da una fascia centrale continua in rosso con bande nere. Il pavimento del presbiterio è invece composto di piastrelle di marmo, bianche e nere, disposte a scacchiera Elementi decorativi la decorazione pittorica, riconducibile ai modelli del primo novecento, diffusi in ambito lunigianese, presenta ampie superfici dipinte con la gamma degli azzurri, incorniciate da bande ocra e rosate corrispondenti agli elementi strutturali del vano. La crociera centrale è ornata con le figure degli evangelisti mentre di mano diversa e, probabilmente successivi, sono gli ornati delle pareti con le finte prospettive che evocano il catino absidale, la cantoria, le trabeazioni mancanti degli altari. Assai pregevole è la parte inferiore dell'altare del Rosario riconducibile a modelli diffusi nella Lunigiana orientale nei secoli XVII/XVIII. Si tratta di un manufatto in arenaria destinato ad ospitare un sarcofago, al quale allude l'occhio circolare situato al centro del paliotto quadrato, ornato con due coppie speculari di girali a foglie d'acanto, quella superiore ornata con una protome di cherubino. La mensa è sostenuta da due mensole leggermente angolate, con gole ornate da foglie d'acanto e teste di cherubino. Il basamento dei pilastri laterali, mancanti nella parte superiore, è ornato con scudi araldici privi delle insegne; quello di destra doveva ospitarne una cardinalizia Torre campanaria o campanile il campanile si appoggia al lato orientale della chiesa con il robusto volume, generato dalla base quadrata, ed è privo di aperture fino al marcadavanzale della cella campanaria. Quest'ultima, delimitata da un semplice guscio, è coperta a terrazza e si apre con quattro fornici a tutto sesto, ricavati all'interno di una slanciata specchiatura rettangolare. La muratura è composta da pietre di pezzatura mista, di forme e dimensioni, ed è contenuta da spigoli, irrobustiti da conci angolari profondi, disposti a distanza costante

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