Chiesa dei S.Giacomo e Cristoforo

V. della Chiesa 132 - Podenzana Vedi la mappa

Informazioni

la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Podenzana si colloca su un pianoro di mezzacosta generato dal versante meridionale del Monte Croce del Bastione, ad una certa distanza dal castello che invece occupa la posizione estrema dello spartiacque della Magra e del torrente Cisolagna, ultimo affluente di destra prima del restringimento della valle. La chiesa è inserita in quel sistema di mulattiere provenienti dall'antica strada del Gottero, oggi chiamata Alta Via dei Monti Liguri, situata sullo spartiacque Vara Magra, queste si dirigevano verso il fondovalle dove l'antica abbazia di San Caprasio sorvegliava e proteggeva il guado della Magra e dell'Aulella, frequentato dai pellegrini provenienti dalla Liguria e diretti a Roma o, in senso opposto, per Santiago de Compostela. Si può comprendere come la titolazione dell'edificio ai santi Giacomo Maggiore e Cristoforo richiami questo scenario, tanto più che nell'884 il territorio di Podenzana era compreso nelle donazioni di Adalberto I° di Toscana alla sua abbazia. La chiesa è fiancheggiata da un altro edificio settecentesco da alcuni ritenuto la primitiva chiesa, ma più probabilmente si tratta di un oratorio, oggi privato. A giudicare dall'aspetto esteriore la parte più antica del complesso è la torre campanaria con guglia piramidale e paramento in bozzette di pietra medievali in arenaria, almeno nella parte inferiore. Si trova di fronte alla cappella del SS. Sacramento che si attesta ortogonalmente sul lato meridionale della chiesa, ristrutturata o ampliata nel secolo XVIII. La struttura della cappella, il fatto che si trovi sul lato orientale della piccola corte che distribuisce i locali annessi al complesso ecclesiastico, il campanile affrontato che con la sua dimensione ha determinato l'ampiezza delle cappelle dell'aula assembleare, potrebbero suggerire, in via del tutto ipotetica, una fase più antica dell'impianto. La chiesa affaccia su un ampio sagrato un tempo utilizzato come cimitero e fiancheggiata a sinistra dall'oratorio del Crocifisso, ha un prospetto a quattro spioventi coronato da un timpano triangolare ed illuminato da una finestra quadrilobata. In basso il portale settecentesco recante la data del rifacimento e due finestra a tutto sesto al centro una nicchia con l'immagine della Vergine con Bambino. L'interno è ad aula unica, coperta da volta a botte lunettata, con cappelle affiancata, ampio presbiterio coperto da volta a crociera terminata a catino. La trabeazione dorica dal fregio continuo ripartisce lo spazio animato dalle paraste che si curvano per irrigidire la volta fittamente decorata nel secolo scorso con motivi fitomorfici Facciata la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo ha una facciata a quattro spioventi con pagina centrale, corrispondente all'unica navata interna, delimitata da due paraste laterali sulle quali s'imposta il timpano triangolare. È ornata con un portale in arenaria dal fregio leggermente bombato, con cartiglio scolpito recante la data del rifacimento dell'edificio avvenuto nella seconda metà del secolo XVIII. Al disopra si trovano una nicchia, con l'immagine della Vergine con Bambino ed una finestra quadrilobata corrispondente alla lunetta della volta interna. Nelle ali laterali, corrispondenti alle cappelle disposte in serie lungo i fianchi dell'aula, sono inserite due ampie finestre a tutto sesto protette da inferriata. Il campanile collocato sul fianco sinistro tra le cappelle e la sacrestia precede l'ampia struttura del presbiterio semicircolare Impianto strutturale l'impianto strutturale è composto da un'aula rettangolare voltata a botte lunettata, costolonata, con unghie di raccordo, irrigidita da catene trasversali, fiancheggiata da cappelle, non collegate tra loro, voltate a botte, con generatrice ortogonale alle pareti maggiori del vano. La campata del presbiterio più ampia delle altre è coperta da una volta a crociera che si chiude contro il catino semisferico dell'abside con lunetta cieca ed unghia di raccordo molto pronunciata. In corrispondenza dell'ultima cappella del lato destro si attesta un'altra struttura, rettangolare coperta da una volta a botte a sesto ribassato, con arcate sporgenti irrigidite da catene, priva di unghie di raccordo, ad esclusione del piccolo presbiterio. La struttura della cappella, riprende un modello utilizzato in Lunigiana a partire dalla fine del secolo XVI, con presbiterio sub quadrato inscritto all'interno della parete di fondo, arco trionfale ad U ma, in questo caso con curvature non parellele Pianta la pianta rettangolare, chiusa dall'ampio presbiterio semicircolare, è ripartita in cinque campate corrispondenti ad altrettante cappelle disposte simmetricamente ai lati dell'aula seguendo il ritmo seriale delle paraste della proporzionata trabeazione del vano. La prima campata è occupata dal portico della cantoria e si apre, a sinistra, verso il fonte battesimale in marmo, con la statua marmorea del Battista situata in una nicchia della parete esterna, chiuso da una cancellata in ferro, ed illuminato da una delle finestre della facciata disposte a fianco del portale. I vani delle cappelle sono separati da setti murari e contengono altari di buona fattura, nel terzo a destra è stata ricollocata la lastra tombale del sepolcro di Alessandro Malaspina datata 1587. La quinta cappella di sinistra è invece occupata dalla base del campanile ed è cieca ma di fronte ad essa si apre la cappella del SS. Sacramento, quasi un organismo autonomo rispetto all'aula principale. Qui il ritmo delle campate assume un andamento alterno (a-b-a) più articolato che lascia spazio ai due altari seicenteschi in stucco disposti al lati del presbiterio rettilineo dove, appoggiato sul fondo della parete, si trova quello maggiore dal paliotto tripartito ornato con motivi geometrici in marmo policromo Presbiterio il presbiterio delimitato da una balaustra in marmo e sopraelevato di tre gradini occupa l'ultima campata dell'aula distinta dalle altre per la maggiore dimensione e la copertura a crociera, lo spazio del vano si chiude con l'ampia esedra del coro. Al centro si trova l'imponente struttura dell'altare maggiore, a sua volta sopraelevato di tre gradini e ricco di marmi policromi. Il paliotto tripartito con specchiature ad intarsio geometrico è insolitamente preceduto da quattro colonne che sostengono la mensa, mentre il tabernacolo coronato da quattro cherubini marmorei sviluppa un minuzioso disegno architettonico tutta giocato sui contrasti cromatici del bianco e dei fondi venati dai rossi e dai grigi delle brecce. Il motivo lobato degli archetti dell'ultimo saliente dell'altare è amplificato dal trittico collocato sulla parete dell'abside, sopra la cornice del coro ligneo, ma parte integrante della scenografica articolazione del presbiterio, esso contiene l'immagine di Cristo Re dell'universo fiancheggiata dai patroni della chiesa, i santi Giacomo Maggiore e Cristoforo Struttura la struttura dell'edificio è in muratura portante di pietrame sbozzato, murato a calce ricoperto da intonaco nella facciata e nei fianchi mentre il catino absidale è a rasopietra Coperture la copertura dell'edificio è a due spioventi con manto di coppi ed embrici sostenuto da struttura lignea, come la cappella del SS. Sacramento Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell'aula principale ricostruito nel 1942 è in marmo con un motivo a croci bianche delimitate da angolari neri, lo stesso motivo è stato adattato anche alla cappella del SS. Sacramento Elementi decorativi la decorazione pittorica novecentesca è esuberante soprattutto nella volta dell'aula dove motivi floreali disegnano la partitura delle campate, occupate nella parte centrale dal motivo quadrilobato, ispirato alla finestra del prospetto, mentre nelle lunette sono presenti medaglioni circolari con figure di santi. Girali d'acanto, variamente composti, delimitati da cornici più fittamente decorate, occupano per intero la superficie della volta e quasi prevalgono sulle figurazioni e gli episodi narrati negli spazi destinati a tale scopo. Particolare per l'ambito culturale lunigianese è la presenza di uno stucco raffigurante l'Annunciazione sull'interno dell'arco trionfale della cappella del SS. Sacramento. Le figure dell'Angelo e della Vergine si contrappongono alle estremità della curva mentre al centro è raffigurato lo Spirito Santo Elementi lignei pregevole è il coro ligneo ottocentesco a specchiature semplici separate da paraste ioniche appoggiate su un alto basamento e scanno centrale con timpano curvilineo sostenuto da mensole ornate da un motivo a foglia d'acanto Torre campanaria o campanile il campanile a base quadrata appoggiato al lato settentrionale della chiesa ha determinato la dimensione delle cappelle laterali, ciò significa la sua preesistenza rispetto all'ampliamento settecentesco dell'edificio, dichiarata anche dall'apparecchiatura medievale del muro esterno. Si configura come una torre priva di aperture al di sotto della cella campanaria, di più recente fattura, aperta da quattro arcate a tutto sesto e sormontata da una cuspide piramidale

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V. della Chiesa 132 - Podenzana (MS)

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