Chiesa dei S.Biagio e Stefano

P. S.Stefano - Belluno Vedi la mappa

Informazioni

1501 - 1501 (ristrutturazione facciata sud) rinnovo porta sud della chiesa 1538 - 1538 (completamento campanile) posizionamento della campana 1542 - 1542 (restauro campanile) riparazione a seguito di danneggiamento a causa di un fulmine 1544 - 1544 (completamento interno) erezione altare Cappella Maggiore 1726 - 1730 (costruzione interno) Costruzione di un'orchestra enorme ed un organo con i tamburi (opera di Giambattista Alchini). Conseguenza di ciò fu la copertura del rosone centrale della facciata e la scalpellatura di parte dei capitelli. Nel coro si murarono due finestre e l'artistica finestrella trilobata per mettervi un grande altare senza pregio e senza stile. Furono anche tolte le vetrate a rulli che si sostituirono con telai di legno a vetri comuni disposti a figura geometrica a rombo e si diede poi il bianco a tutta la chiesa coprendo le sobrie varietà di colori. 1735 - 1735 (campanile campanile) lavori sulla piramide del campanile 1737 - 1737 (Altare Maggiore interno) rifacimento dell'altare maggiore utilizzando marmo di Carrara 1876 - 1882 (intero edificio intero edificio) a seguito del terremoto del 1873 furono eseguiti radicali restauri che durarono sei anni, nei quali si eliminarono le sovrapposizioni che avevano alterato le pure linee architettoniche dello stile gotico 1892 - 1892 (facciata principale facciata) venne sostituita la porta che Francesco Scotti aveva fatto costruire nel 1499 con quella quattrocentesca della chiesa di S. Maria dei Battuti, eretta nel 1310 e chiusa al culto nel 1798 1902 - 1905 (campanile campanile) vennero eliminati il tamburo e la cuspide ottagonale e venne riscostruito come oggi si può vedere 1910 - 1910 (Cappella Cesa interno) restauro della Cappella Cesa 1912 - 1912 (facciata interno) fu riaperto il rosone della facciata collocando l'organo che lo ostruiva dietro il coro 1920 - 1920 (interno interno) venne rielaborato il passaggio che faceva accedere alla cappella dell'Addolorata, costruendolo in tre scomparti formati da colonne abbinate che sostengono tre archi acuti 1926 - 1928 (intonaco - cornicione facciate) si iniziò a rifare l'intonaco del fianco verso la piazza con il criterio usato anticamente, seguendo cioè l'ondulazione dei muri e conservando la tinta naturale della malta chiara. Si eseguì un nuovo cornicione in terracotta in stile gotico che sostituiva quello barocco frutto di interventi settecenteschi; la facciata, l'abside e il campanile vennero lavorati a faccia a vista; la copertura fu rifatta sostituendo le lastre di pietra grigia con le tegole color lavagna; inoltre furono collocate le dodici nuove vetrate sul lato sud della chiesa. 1929 - 1930 (pavimento interno) lavori di rifacimento del pavimento che presentava troppe pietre rotte e slabbrate e che contrastava con i bei marmi bianchi e rossi delle colonne e degli archi. Venne scelto il marmo di Pove, il lastre quadrate di 45 cm di lato, che vennero disposte diagonalmente e alternate tra loro. 1959 - 1960 (organo interno) la chiesa venne fornita di un nuovo organo ridotto in larghezza così da essere contenuto tra le due finestre centrali del coro. 1968 - 1968 (portale facciata principale) per festeggiare i 500 anni del monumento, nella porta principale furono costruiti e posti in opera i due battenti di bronzo, opera dell'artista Dante Moro. Venne ricoperta con il bronzo anche la lunetta sopra la porta, anche se la tradizione la vorrebbe affrescata. 1982 - 1983 (intonaco interni) rifacimento completo degli intonaci interni con l'applicazione della tinta chiara originale. In questa occasione si è potuta scoprire l'esistenza in origine di una porta con arco a tutto sesto di notevole luce che metteva in collegamento la chiesa con il chiostro. 2005 - 2005 (cuspide campanile) posa di protezione anticaduta per distacco di parti della cuspide del campanile 2011 - 2013 (copertura - scalinate esterni) rifacimento copertura con tavolato e nuovo manto in tegole color lavagna; restauro della scalinata di ingresso della chiesa e della scalinata di accesso alla sacrestia con la tecnica scuci-cuci e reintonacatura dei paramenti di quest'ultima.

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