Basilica di Sant'eustorgio

P. sant'Eustorgio - Milano Vedi la mappa

Diocesi di Milano

Informazioni

Notizie storiche. IV (preesistenze intero bene) L'attuale complesso architettonico sorge sull'area di una zona cimiteriale romana, in cui trovò sepoltura il vescovo Eustorgio (344-350). In antichità l'area era esterna al circuito murario cittadino e costituiva il principale asse di collegamento con Pavia. Nella zona absidale, nel sottocoro e lungo il muro perimetrale del transetto destro si conservano porzioni di muratura in opus spicatum che testimoniano l'esistenza di un edificio di età paleocristiana di modeste dimensioni. Descrizione. Il complesso basilicale, orientato, è anticipato da un profondo piazzale che si affaccia su corso di porta Ticinese. La chiesa ad impianto basilicale a tre navate presenta sul lato meridionale una successione di cappelle gentilizie che prosegue, oltre il transetto, anche nella zona absidale con il complesso cruciforme culminante con la cappella Portinari; sul fianco settentrionale si sviluppa invece l'ex-convento organizzato su due chiostri quadrangolari, in parte sede del Museo Diocesano. La facciata principale a capanna in laterizi a vista pur di epoca duecentesca è stata pesantemente restaurata nell'Ottocento. Attualmente presenta tre portali architravati con lunetta superiore decorata da Agostino Caironi con Sant'Eustorgio e due angeli (a sinistra) l'Adorazione dei Magi (al centro) e San Pietro Martire (a destra). Il portale centrale è anticipato da un protiro in materiale lapideo con copertura a capanna sorretto da due colonne poggianti su leoni stilofori, realizzato da Luigi Cocchi. Al di sopra dei portali si aprono tre finestre bifore e due monofore ad arco a tutto sesto con cornici in conci lapidei e laterizi alternati. Nell'angolo sinistro della facciata, addossato al portone di ingresso del convento, si trova il pulpito marmoreo, realizzato nel 1597. Sulla facciata sono inoltre addossate delle paraste lapidee a sottolineare la suddivisione interna della chiesa. Il prospetto termina con una cornice ad archetti pensili in cotto su una fascia ad intonaco. Il fianco meridionale della chiesa denuncia la presenza delle cappelle gentilizie laterali con profili a capanna delle singole campate. Oltre alla zona absidale spicca l'impianto rinascimentale della cappella Portinari, caratterizzata da un volume rettangolare in laterizio con paraste angolari nella parte inferiore e tiburi intonacati con paraste in laterizio a vista nello sviluppo della cupola centrale e del sacello. Il campanile, posto sul fianco sinistro della zona absidale, è ad impianto quadrangolare in laterizio a vista con paraste angolari in elementi lapidei e marcapiani e cornici in cotto ed è dotato di una cella campanaria aperta con bifore e di un orologio a ruote dentate. La copertura conica è in materiale ceramico. Internamente la chiesa è suddivisa in tre navate e otto campate tramite sette coppie di pilastri non omogenei per forma e tipi. Si tratta di un sistema alternato di sostegni (differenti tipologie di pilastri con sezioni composite, ottenute addossando paraste e semicolonne ai pilastri nelle prime campate e pilastri compositi alternati a pilastri cilindrici nelle ultime quattro) che in passato ha fatto supporre due fasi costruttive della fabbrica. I pilastri si concludono con capitelli ritenuti romanici con motivi a intreccio e vegetali o con raffigurazioni zoomorfe e umane.


Descrizione e/o foto tratte da www.chieseitaliane.chiesacattolica.it

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